Cerca
Close this search box.

Covid, monitoraggi differenziati nelle scuole suddivise in tre fasce

PERUGIA – A seguito della valutazione epidemiologica condotta dai servizi di prevenzione, l’Assessorato alla Salute della Regione Umbria, ha rimodulato le azioni e le misure di sanità pubblica da applicare nei casi di positività degli alunni e del personale scolastico: a tal fine è stato approvato il nuovo Piano scuole per l’anno scolastico 2021-22 il cui  obiettivo primario  è la mitigazione del contagio per garantire la continuità dell’attività scolastica in presenza.

 L’avvio il 13 settembre del nuovo anno scolastico per le scuole primarie e secondarie umbre, ha interessato circa 140.000 studenti. Ciò ha comportato un verosimile aumento del rischio di contagio sia all’interno delle scuole, sia nell’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico. Altri passaggi critici rimangono i momenti subito prima e dopo l’ingresso, quando le occasioni di assembramento sono da considerarsi fisiologiche. Pertanto, alla luce dell’andamento epidemiologico con incidenza regionale in diminuzione anche nelle fasce di età scolare, e inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti, dei dati relativi all’incremento delle coperture vaccinali e della distribuzione dei positivi e dei cluster nelle scuole, la Regione ha ritenuto di dover aggiornare il piano scuole differenziando il monitoraggio e le attività di prevenzione in tre fasce: Asilo Nido e Scuola dell’Infanzia 2,  Scuola primaria,  Scuola secondaria di primo e secondo grado.

L’individuazione tempestiva dei casi positivi e dei loro contatti in ambito scolastico rappresenta il principale strumento di contenimento dei contagi nei diversi contesti: scuola, trasporti, mense scolastiche.

A seguito delle nuove disposizioni, tutte le scuole attuano i protocolli previsti dalle diverse linee guida del Comitato Tecnico Scientifico e dell’Istituto Superiore di Sanità, che prevedono il distanziamento tra alunni di 1 metro e soprattutto il distanziamento tra alunni e docenti, indicando una distanza minima di 2 metri, la ventilazione dei locali, l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica a partire dalla scuola primaria.

In molti istituti di primo e secondo grado, inoltre, sono state attuate ulteriori misure preventive come ad esempio apposizione di barriere in plexiglas ed uso di visiere, volte a ridurre il rischio di contagio.

Diversa è la situazione per i nidi e materne in quanto per la fascia di età 0 – 6 anni non sono applicabili misure di distanziamento, né l’uso di mascherine.

Il Piano ha stabilito il potenziando del contact tracing, applicando una strategia di testing tempestiva e definendo profili di rischio diversi in relazione all’ordine della scuola e al ruolo del caso indice: alunno, docente, operatore scolastico.

Ad ogni modo, le misure previste nel Piano scuola, che sarà monitorato di settimana in settimana, anche se importanti, manifestano la massima efficacia se aumenta il numero dei soggetti vaccinati. Resta fondamentale pertanto, stimolare l’adesione alla vaccinazione per l’abbattimento del rischio di infezione del singolo, ma anche per far diminuire la contagiosità verso gli eventuali contatti stretti.

Articoli correlati

Commenti