TREVI – “Trevi sicura” significa monitoraggio e azioni più incisive per il contenimento del contagio da coronavirus. Sul tavolo quattro richieste avanzate da tempo e segnalate al Prefetto.
- Potenziare l’organico dei carabinieri in servizio a Trevi che attualmente è di 5 unità a fronte delle 7 previste per un comune di oltre 8.000 abitanti.
- )Programmare i controlli per l’ordine pubblico.
- )Vigilare sul rispetto dell’obbligo di permanenza domiciliare dei soggetti in contumacia a causa del Covid-19. 4)
- )Assicurare il rispetto di tutte le restrizioni previste dal Governo nelle aree arancioni.
L’incontro, si è concluso con un piano di suddivisione dei compiti: ai carabinieri l’onere dei controlli su parchi, bar ed esercizi commerciali, parchi e altri luoghi pubblici di potenziale aggregazione. Alla polizia stradale i pattugliamenti in particolare nelle ore notturne e con particolare attenzione per la frazione di Borgo Trevi. Agli agenti di polizia locale i controlli sullo stato contumaciale dei positivi e dei loro contatti stretti. Al gruppo comunale di protezione civile il supporto alla popolazione per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria e le attività di sensibilizzazione e informazione alla cittadinanza.
Hanno presenziato all’incontro, oltre al sindaco Bernardino Sperandio, l’assessore alla Protezione civile Sandro Mignozzetti, gli assessori Dalila Stemperini e Paolo Pallucchi, il maresciallo dei carabinieri di Trevi Claudio Di Rocco, il comandante della polizia Municipale Fabio Antonini, il vice questore del commissariato di Polizia di Foligno Bruno Antonini.