Coronavirus e un carro di carnevale per sdrammatizzare

MONTELEONE DI SPOLETO – In mezzo all’imperante psicosi Coranavirus può accadere anche questo:  un carro al Carnevale di Monteleone di Spoleto che si aggiudica il famoso piatto artistico che ritrae la figura di Bartoccio e la signora Rosa. Una figura di maschera che potremmo definire irridente della contemporaneità nella quale vive e, dunque, abilitata a farlo in ogni epoca anche per quello che riguarda le sue espressioni più attuali. Nel bene e nel male.

La manifestazione ha poi assegnato il premio per le maschere di gruppo all’associazione ‘Oasi’; per il gruppo ‘Apette’ sono state premiate le ‘Contadine’; per le maschere singole “il principe” e “Biancaneve” (due bambini di pochi mesi); per il gruppo trattori il vincitore è stato il numero 9.
Per il resto il mondo delle fiabe e dei più celebri cartoni per bambini hanno fatto da filo conduttore alla variopinta sfilata.
Il tutto aperto dal suono dei tamburini di Leonessa e Terzone e guidato dal “Bartoccio”, la maschera umbra che il prossimo anno festeggerà le 500 candeline. L‘idea di riappropriarsi dei valori di questa maschera è nata dalla collaborazione di tre Ragazze Giorgia, Martina, e Maura che insieme all’associazione ArcheoAmbiente ne hanno studiato la storia ed hanno deciso di voler dare valore alle tradizioni ed al folklore locale. Infatti Monteleone di Spoleto è un’amena località a 1000 metri di altezza dove la storia locale si basa su un economia rurale di alto pregio.
Il premio per le maschere libere è andato all’associazione ‘Oasi’; per il gruppo ‘Apette’ è stato premiato il gruppo ‘Contadine’; per le maschere singole “il Principe” e “Biancaneve” (due bambini di pochi mesi); per il gruppo trattori il vincitore è stato il numero 9;
“E’ l’attaccamento alla terra è ciò che emerge da questa maschera del Bartoccio – sono le parole del sindaco della città – e ringrazio Zuccherini per averla riportata alla luce”.
 

Redazione Vivo Umbria: