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Coronavirus e musica live: al concerto in bicicletta

Aprono domani musei, giardini storici, parchi archeologici e a metà giugno teatri e cinema. E la musica? Per ora tutto tace. Eppure una soluzione ci sarebbe. Basterebbe pedalare.  Ma andiamo con ordine. Negli Usa e più specificatamente in Arkansas, come ho riportato nei giorni scorsi per Gruppo Corriere, si sta già pensando a tornare ai concerti live con criteri nuovi che tengono conto di una distanza di un paio di metri tra uno spettatore e l’altro, in Europa e in Italia si adottano criteri più prudenti e, sempre nell’ottica di fruire musica dal vivo, stanno emergendo proposte diverse, alcune delle quali non prive di interesse. Nei giorni scorsi si è parlato ad esempio dei drive-in, reminiscenze rivisitate dell’America più classica degli anni Cinquanta che permette di fruire spettacoli dall’interno dell’auto e davanti ad un megaschermo – ma anche un megapalco – che indifferentemente potrebbe proiettare immagini e film o anche ospitare concerti live. Certo, l’impresa è piuttosto dispendiosa soprattutto tenendo in considerazione la disponibilità di un luogo molto ampio adatto ad ospitare almeno un centinaio di automobili, dunque il numero piuttosto esiguo di spettatori rispetto ad un concerto alla vecchia maniera e, soprattutto considerando le spese dell’allestimento di un palco o di uno schermo di grandi dimensioni. Tant’è che già in Danimarca l’esperimento è stato avviato con il concerto di Mads Langer che è stato eseguito di fronte ad uno stuolo di macchine. Ma ciò che con insistenza sta emergendo di nuovo in questo avvio della Fase 2, dove rimangono solide le misure di sicurezza per evitare dio diffondere il virus, c’è anche un’altra interessante iniziativa che, oltre ad affrontare le misure di distanziamento, offre anche un aspetto green a chilometri zero da non sottovalutare. Si tratta del Bike-in, vale a dire di un’arena o di un grande spazio riservato agli spettatori che arriveranno all’appuntamento con la bicicletta. “Un’esperienza, non solo di uno spettacolo – dicono gli ideatori della Fresh Agency, Live Club e Shining Production – che si articola sui principi della mobilità sostenibile, della gestione informatizzata delle presenze e del pubblico che è immerso nelle luci, nei suoni, nella piena partecipazione della platea”, ma che rappresenta anche una delle poche alternative praticabili per mantenere vivo l’interesse intorno alla musica e agli appuntamenti dal vivo. L’idea – abbastanza intuitiva – è di Fresh Agency, Live Club e Shining Production, tre realtà con un curriculum ultraventennale nel mondo dello spettacolo, e consiste nel portare negli spazi verdi urbani questa nuova esperienza di partecipazione collettiva alla musica dal vivo. Lo show si vivrà stando fermi in piedi accanto alla propria bicicletta, nel rispetto del distanziamento sociale – anche nelle fasi di entrata e uscita dalla venue – imposto dall’emergenza Covid-19, ma con maggiori libertà a condivisione e con un’attenzione particolare anche all’aspetto green-friendly della questione.
Sul sito dell’iniziativa si legge che “ogni spettatore avrà a disposizione uno spot, ovvero uno spazio dedicato, individuale o collettivo per le famiglie, sicuro e personalizzabile, con corridoi di passaggio che garantiscono la sicurezza di partecipanti e operatori, mantenendo intatta l’esperienza dello show. In fase di acquisto l’acquirente, oltre a scegliere la posizione dalla quale vuole assistere allo spettacolo, potrà scegliere il tipo di spot di cui vuole usufruire e personalizzarlo con servizi aggiuntivi.
 

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