PERUGIA – Il “Sole24Ore” il 4 aprile scorso approfondì sulle sue pagine il tema che riguarda il rischio d’inciampo che si annida nei fondi del PNRR in ordine alla corretta interpretazione del principio DNSH, letteralmente:“Do Not Significant Harm”, che nel contesto del Green Deal e della transizione ecologica vede l’Europa impegnata nel contrasto ai cambiamenti climatici, anche attraverso il vincolo di non arrecare danni significativi all’ambiente. Le amministrazioni pubbliche, i professionisti e le imprese sono pertanto chiamati applicare il DNSH per rendicontare i lavori del PNRR.
Per fare luce sulle possibili difficoltà interpretative e applicative di tale principio Gesenu Ambiente, Università per Stranieri di Perugia e Centro Studi Giuridici e Politici della Regione Umbria si sono attivati organizzando un convegno in cui sono stati chiamati ad approfondire l’argomento i maggiori esperti nazionali di diritto amministrativo e dell’ambiente.
Ai due giorni di studio hanno partecipato oltre cento tra avvocati, architetti e ingegneri, insieme a dirigenti e funzionari di pubbliche amministrazioni locali e nazionali. Nel corso del dibattito scaturito nell’ambito dell’odierna tavola rotonda i partecipanti al convegno hanno confermato le difficoltà di applicazione del principio DNSH segnalate dal Sole 24 Ore, evidenziando l’opacità della normativa e il ritardo con cui l’Italia sta recependo il diritto dell’Unione Europea.
Nei giorni scorsi il magnifico rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Valerio De Cesaris, e il presidente di Gesenu s.p.a., Urbano Barelli, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che impegna i due organismi in una serie di progetti finalizzati a favorire la transizione ecologica e il contrasto ai cambiamenti climatici. Stamane il documento è stato illustrato da Francesco Asdrubali, delegato rettorale Unistrapg all’edilizia universitaria e referente per i progetti legati all’impatto ambientale, insieme aUrbano Barelli.
HANNO DETTO
“Il convegno, molto partecipato sia in presenza che in streaming – ha dichiarato Asdrubali – è stata un’importante occasione per approfondire le tematiche della transizione ecologica sotto il profilo del diritto amministrativo e dell’ambiente. L’Università per Stranieri di Perugia è sempre più impegnata in attività didattiche, di ricerca e di terza missione che promuovano la cultura della sostenibilità, e in questo quadro il protocollo d’intesa tra Unistrapg e Gesenu sarà foriero di ulteriori iniziative che, come quella odierna, vanno nella direzione del Green Deal europeo, a partire dal corso di formazione proprio sul principio DNSH da organizzare a Norcia nei prossimi mesi”.
“Gesenu, Università per Stranieri di Perugia e Centro Studi Giuridici e Politici della Regione Umbria – ha sottolineato il presidente Barelli –si sono attivati tra i primi in Italia su questo tema, avendo compreso l’importanza e l’urgenza di chiarire le difficoltà applicative del DNSH, in un’ottica di servizio e di consulenza rispetto al compito che riguardo al suo recepimento spetta a imprese, amministrazioni pubbliche e professionisti”.