Connessione e didattica a distanza: istallare ripetitori e antenne utilizzate durante il terremoto

PERUGIA  – “La scuola e il superare i gap che la didattica a distanza ha spesso creato è stata al centro delle proposte che, come minoranza, abbiamo presentato alla presidente Tesei nell’incontro dei giorni scorsi. Un tema molto sensibile, sul quale dobbiamo provare a fare uno scatto in avanti”. Così la consigliera regionale del Partito democratico, Donatella Porzi.

“L’azione che serve – spiega Porzi – deve essere forte e immediata, in sinergia con i sindacati, l’Ufficio scolastico regionale (Usr) dell’Umbria, i rappresentanti dei genitori e degli studenti, con l’obiettivo di contrastare l’aumento delle disuguaglianze sociali ed economiche nelle fasce più deboli e svantaggiate della popolazione. Il Governo nazionale – continua – ha stanziato fondi importanti per l’acquisto, da parte delle scuole, di notebook e tablet grazie a PON specifici, ha previsto la fornitura di abbonamenti ‘DATI’ agli studenti che ne erano sprovvisti per collegarsi, ha previsto un contributo di 500 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 20mila euro per l’acquisto di dispositivi tecnologici. La Regione – osserva Porzi – dovrebbe colmare il gap tecnologico di connettività presente in molte zone cosiddette bianche che i privati considerano a fallimento di mercato o coni d’ombra dove il segnale non riesce ad arrivare con l’installazione, anche temporanea, di ripetitori, antenne come sperimentato durante l’emergenza del terremoto”.

Donatella Porzi

“In collaborazione con i sindacati e con l’Usr dell’Umbria – commenta Porzi – occorre avviare una ricognizione di tutte le Istituzioni scolastiche al fine di verificare se è completa e sufficiente la fornitura fatta dalle scuole agli studenti, che ne abbiano fatto richiesta, dei dispositivi tecnologici (notebook tablet, etc.) a disposizione delle scuole”.

“Per evitare di farsi ritrovare impreparati come a settembre, all’apertura dell’anno scolastico – prosegue la consigliera Dem -, andrebbe previsto l’acquisto immediato e la distribuzione di tamponi rapidi sulla base di esperienze più avanzate, adottate nei mesi scorsi dalle Regioni Emilia Romagna, Lazio, Veneto e programmare un piano di intervento al fine di mappare tutta la popolazione scolastica e tutto il personale alla riattivazione delle lezioni in presenza”.

“Altro tema fondamentale – aggiunge Porzi – è la programmazione di un piano dei trasporti scolastici regionale che riduca ulteriormente la percentuale di riempimento dei mezzi, ad oggi fissata dal Governo al 50 per cento, grazie all’utilizzo in convenzione di mezzi di trasporto privati, al momento fermi nelle rimesse, da affiancare al servizio pubblico nelle tratte maggiormente frequentate dagli studenti. O in alternativa – conclude -, completare il potenziamento con mezzi pubblici delle tratte maggiormente frequentate dagli studenti e coprire altre tratte di secondaria importanza con mezzi privati in convenzione”.

Redazione Vivo Umbria: