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Con “Time is out of joint” si rinnova l’interrogativo del TSU: “Perché non ballate?”

PERUGIA – Ci piace da sempre il titolo della rassegna di danza “Perché non ballate?”. Già, perché? L’invito viene opportunamente rinnovato con la Stagione 23/24 del Teatro Morlacchi di Perugia che si fa palcoscenico privilegiato per le più significative esperienze della nuova danza con 5 appuntamenti.

Già da giovedì 26 ottobre alle 19.30 va in scena Time is out of joint, spettacolo creato e diretto da Marta Bichisao e Vincenzo Schino progetto artistico OPERA BIANCO; sul palco i performer Marta Bichisao, Samuel Nicola Fuscà, C.L. Grugher, Luca Piomponi, Dario Salvagnini e Simone Scibilia. 

LO SPETTACOLO

“Nel cinema – si legge nelle note di presentazione –  la tecnica del montaggio dialoga con la mente e con i sensi dello spettatore. Il contatto tra inquadrature diverse, frammenti di origine lontana, immagini umane, paesaggi, voci e storie chiama lo spettatore a partecipare con le sue sensazioni, le sue associazioni e con la sua memoria. Time is out of joint è uno spettacolo che attraversa più linguaggi, danza cinema e arte visiva, per penetrare all’interno del tragico e del comico”

“Scegliamo di fare un’operazione di montaggio rielaborando materiali scenici provenienti da due spettacoli creati in tempi diversi, con un intervallo di otto anni l’uno dall’altro, ma con la stessa origine: l’Amleto di Shakespeare e il Clown. – spiegano gli autori – Il primo lavoro, XX, XY (2013), ruota intorno al racconto del fantasma del re e al suo avvelenamento con un liquido colato nell’orecchio. Il secondo, JUMP! (2021), parte dal ritmo del clown e contiene una riflessione sulla scena I atto V, in cui due becchini-clown ragionano sul suicidio mentre scavano una buca. La riorganizzazione di materiali riciclati dà all’opera una nuova esistenza, fatta di risonanze e connessioni tra il testo di origine e il suo sviluppo plastico sulla scena. Una parte si completa nell’altra, come una campana che risuona dentro un’altra campana. Il passaggio tra un mondo e l’altro, il cambio della scena (e della guardia), è un momento performativo che condensa la domanda sul tempo e sulla composizione, la relazione tra tempo scenico, tempo reale e rappresentazione. Il corpo compie un percorso materico e assume forme diverse: fantasma, scultura, voce, immagine, fiaba, rappresentazione, ritmo, ragionamento, architettura, carne, vuoto”.

LA RASSEGNA

Perché non ballate? apre le porte ai nuovi linguaggi legati al movimento e alla danza. Artisti con un grande bagaglio di esperienze nazionali e internazionali, in continua ricerca di paradigmi il più possibile aderenti alla società in cui viviamo, guideranno il pubblico in un percorso fatto di scoperte e inedite possibilità. Perché non ballate? più che una domanda vuole essere un invito rivolto al pubblico, coreografi e performer a partecipare attivamente a questa esperienza, insieme in un unico corpo. Il nome della rassegna si riferisce a un racconto di Raymond Carver contenuto nella raccoltaDi cosa parliamo quando parliamo d’amore” che ci parla di uno stupore e di una bellezza inaspettati nati da una situazione inconsueta.

IL PROGRAMMA

Dopo  The time is out of joint di Opera Bianco, giovedì 26 ottobre, sono in cartellone Higher di Michele Rizzo, venerdì 10 novembre; Insel di Panzetti/Ticconi, giovedì 7 dicembre; Sottobosco di e con Chiara Bersani, sabato 10 febbraio; Le sacre du printemps di Dewey Dell, giovedì 21 marzo.

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Info: Per seguire la Rassegna è anche possibile acquistare un abbonamento per i 5 spettacoli al costo di 50 euro, con la possibilità di aggiungerne un altro a scelta al costo di 10 euro tra Cecità, Grand Jeté e Igra.

È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20. La prevendita dei biglietti a Perugia viene effettuata presso il Botteghino del Teatro Morlacchi, Tel. 075 5722555, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.30, il sabato dalle 17 alle 20. 

Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it 

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