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Con Countdown il ritorno di Young Jazz in grande stile

FOLIGNO – Un ritorno di Young Jazz in grande stile. A Foligno è già partita infatti una rassegna di tre eventi, dal titolo Countdown, con un vero e proprio percorso artistico che avrà come punto di arrivo, un nuovo micro-festival di una giornata (Moult Festival) che andrà in scena il 6 gennaio.

L’idea alla base della rassegna, che si svolge in diverse location della città, è quella di proporre uno sguardo sull’espansione multiforme dei linguaggi musicali di oggi al fine di farli integrare tra loro e di metterli in dialogo recuperando un elemento, il dialogo appunto, centrale nel jazz sin dalla sua nascita e da sempre motore del ciclico rinnovo dei movimenti artistici.

L’iniziativa gode del patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Foligno e di Umbria Jazz, con il sostegno e la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Partner della rassegna sono anche ZUT!, Umbria Factory Festival, Holydays Festival, Hat & Beard e T-Trane Record Store.

Il primo live è andato in scena allo Zut! di Foligno, con un sold out, sabato 18 novembre con i Deadeye, organ-trio poliglotta formato dall’olandese Reinier Baas (chitarra), dall’inglese Kit Downes (organo Hammond) e dal tedesco Jonas Burgwinkel (batteria), che hanno confermato di essere tra le maggiori voci nei loro rispettivi strumenti in Europa al momento.

Ora quindi prosegue il cartellone allestito da Dan Kinzelman (sassofonista statunitense da moltissimi anni residente a Foligno), consulente musicale per la programmazione artistica di Young Jazz, con l’intento di costruire ponti musicali tra futuro e passato, tra innovazione a cui aspirare e radici da non dimenticare, con uno sguardo ancora più acceso alla scena internazionale.

Domenica 10 dicembre, immersi negli affreschi del tardo-gotico e primo Rinascimento dell’Auditorium San Domenico (ore 18, per un evento in collaborazione con T-Trane Record Store di Perugia), toccherà a una leggendaria band dell’underground come il piano-trio australiano The Necks, al loro diciottesimo disco. Sempre un trio quindi (Chris Abrahams – piano, Lloyd Swanton – contrabbasso, Tony Buck – batteria) ma dai suoni diversi, per continuare a condividere sfumature alternative dello stesso linguaggio. I tre musicisti insieme evocano una chimica che sfida qualsiasi tipo di descrizione ortodossa, con lunghi brani che si svelano lentamente e in modo ipnotizzante, spesso sostenuti da un profondo e insistente groove. Non completamente avant-garde, né minimalista, né ambient, né jazz, la musica di The Necks è, ad oggi, probabilmente unica al mondo.

Il piano trio è la formazione più classicamente jazz di tutte, eppure il minimalismo di questo ensemble confonde le categorie, mischia i generi musicali e ci porta in una dimensione artistica che non possiamo che giudicare unica. È difficile capire quale sia il segreto di The Necks, cosa li renda così facili da ascoltare mentre è chiaro che niente di ciò che parte da loro e arriva alle nostre orecchie sia scontato o banale. Raffinati, ipnotici, lineari e con un carisma magnetico, The Necks sono al tempo stesso sorprendenti e rassicuranti. Australiani e con 18 album alle spalle, hanno conquistato la critica internazionale e influenzato il percorso del jazz nel loro continente.

Selezioni in vinile di Janky Groove (Stefano Tucci, Michele Minciarelli, Massimiliano Bagagli) e cocktails nella lobby dell’Auditorium.

Tickets: 12 euro alla cassa / 10 euro solo online; www.youngjazz.it/tickets.

Per la serata sono state preparate offerte speciali. Mostrando il biglietto si potrà godere di uno sconto del 10% nei seguenti ristoranti: Metemagno, Botanico, Emporio del Gusto, Bella Ischia. Per chi invece ha bisogno di pernottare a Foligno, il City Hotel offre una tariffa speciale per la notte del 10 dicembre.

Al centro di questo “Countdown”, troviamo infine Moult Festival, data zero e novità assoluta della proposta sonora di Young Jazz. Il micro-festival, in programma il 6 gennaio 2024, porterà la ricerca a un livello più profondo con quattro progetti distintamente ai margini del jazz eppure profondamente intrisi dello spirito di avventura e di curiosità che è centrale nella storia di questa musica.

Si potranno ascoltare in solo Cosimo FiaschiRuth Goller con il suo trio vocale Skylla (UK/IT), l’incontro tra Ar Ker (FR) e Y-Otis (DE/SW), per concludere con una jam session prevista all’interno di uno degli spazi più suggestivi della città di Foligno, le sale affrescate di Palazzo Candiotti, a cura dell’associazione perugina Hat & Beard.

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