FERENTILLO – Venerdì 24 maggio alle ore 18,30 nella Sala Consiliare del Comune di Ferentillo si svolgerà la presentazione dell’ ultimo libro della poetessa ferentillese Rita Ambrogi dal titolo “Come un affresco”. Progetto grafico e impaginazione Emilio Trentanni e copertina studio Grafitre. Prefazione a cura di Giorgio Ferretti pittore e coordinatore di Artisti e Studenti della University of California nel laboratorio di Arteinbottega di Roma.
Come un affresco è la prima poesia del libro che dà il titolo a tutta questa nuova raccolta di Rita Ambrogi. “Rime squisitamente d’autore e originali”, così Giorgio Ferretti (nella sua prefazione al libro), Rita Ambrogi pone al centro della sua Poesia un universo incantato usando, come un pittore, i colori primari della musica e delle note inseguenti, descrivendo così un “suo mondo” con delle “pennellate”, prima forti e poi con velature improvvise ed efficaci, affinché il fruitore possa comprendere e contemplare al meglio, cio’ che e’ contenuto nella sua poetica. 74 poesie, intervallate da immagini e disegni che rispecchiano il contenuto stesso delle opere.
“Ci colpisce la sensibilità della nostra Rita Ambrogi Giusti, poetessa di Ferentillo – commenta lo scrittore e storico ferentillese Carlo Favetti (nella foto di copertina con l’autrice) – che ha reso, con questa ennesima opera un grande contributo alla elevazione di un territorio assetato di cultura. Qui nello scorrere delle liriche, nello sfogliare delle pagine, si ripercorrono atti e momenti di vita vissuta, pregna di affetti, ricordi e gesti di un passato sempre presente, mai assopito sempre vivo e palpitante. Ho cercato di entrare nel profondo di alcune poesie di Rita – continua Favetti – ho percepito ancora una volta quel forte profumo di Primavera dove i mughetti e i gelsomini non cessano mai di stordire, appagare, travolgere ma soprattutto farci innamorare sempre della vita come fosse una continuata sorpresa, fresca e vera, come l’ acqua che sgorga da dura roccia. Nella poesia Visioni: ho rubato alla rosa il profumo/ per fartene dono./ Ballerò con te tutta la notte./ Ti stringerò forte/ fin quando sentirò/ che sto abbracciando l’ universo./ Non parlare ti prego/ voglio ascoltare la musica/ dei tuoi Pensieri. Il senso profondo invece – aggiunge Favetti – nella poesia Evasione: ho lasciato cadere petali rossi/ ai tuoi piedi/. Ho disperso profumi/ Nell’ aria che respiri/ ma tu non ci sei/. I tuoi occhi guardano lontano/ oltre la siepe/ del tuo giardino/ insegui mondi sconosciuti/orizzonti infiniti. La malinconia che spesso appare nella poesia universale, in questo caso, rimane una velato e ingenuo ricordo, una attesa, un ritorno, un delicato bisogno di purezza soffice e delicata come quei petali di rosa troppo maturi che cadono dallo stelo una dopo l’ altra senza sfiorire. Ringrazio Rita Ambrogi che conosco da quando ero bambino – conclude Favetti – per avermi dato questa possibilità di essere presente e partecipare a questa sua nuova pubblicazione. Un dono grande per Ferentillo e per noi ferentillesi che ancora crediamo a quei valori che fanno di una comunità una grande famiglia”.
L’AUTRICE