Un po’ come quando noi si va ai concerti, o alla partita o alle fiere e ci piace magari prendere un panino o una bevanda, altrettanto facevano i pompeiani. Da noi è il baracchino, da loro era il termopolio e stamattina è stata ufficializzata la sua scoperta all’interno del progetto di manutenzione e restauro della Regio V. Il terempolio è peraltro perfettamente conservato con l’immagine di una ninfa marina a cavallo e animali. Integri anche i colori tanto da regalare un effetto quasi tridimensionale. Gli specialisti del Parco archeologico di Pompei stanno già studiando il materiale per verificare quanto questa scoperta possa ampliare le conoscenze sulle abitudini alimentari di età romana in questa sorta di tavola calda. Infatti, e qui sta un altro aspetto davvero eccezionale della scoperta, è il ritrovamento nei recipienti di tracce di alimenti che venivano venduti in strada. Saranno effettuate analisi chimiche specifiche in laboratorio per comprendere i contenuti dei contenitori in terracotta, i dolia.
“Per la prima volta si è scavato un intero ambiente con metodologie e tecnologie all’avanguardia che stanno restituendo dati inediti – dichiara Massimo Osanna, direttore generale ad interim del Parco archeologico di Pompei. All’opera, infatti, si è messo un team interdisciplinare composto da un antropologo fisico, archeologo, archeobotanico, archeozoologo, geologo, vulcanologo.
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