TERNI – Si avvertono ancora gli echi delle celebrazioni che in questi giorni sono state dedicate a San Francesco d’Assisi e Terni non può mancare nelle tappe del poverello che nella sua vita di predicazione ha lambito vari territori, a volte contestato, a volte, seguito e ammirato. Dalle cronache francescane si sostiene che a Terni e’ stato più volte e qui, la sua parola fu presa subito al volo da un gruppo di giovani, i quali, seguendo i suoi insegnamenti, diedero la propria vita nel lontano Marocco: i Santi Protomartiri Francescani di cui in questo periodo, a distanza di 800 anni la chiesa ternana celebra le virtù nel Santuario a loro dedicato presso la chiesa di Sant’ Antonio.
Ma andiamo a scoprire la visita di Francesco a Terni. Giunto a Terni, predicò alla popolazione richiamando dai vizi e di vivere virtuosamente, nella piazza di fronte al vescovado, con il Vescovo che assisteva. Quando Francesco terminò, il vescovo si alzo’ e fra le altre parole che rivolse al popolo aggiunse anche questo: “da quando cominciò a piantare ed edificare la sua chiesa, il Signore non ha mai cessato di inviare uomini santi che la adornassero con la parola e con l’esempio. E in questi ultimi tempi egli ha voluto illuminarla per mezzo di questo poverello uomo di umile aspetto e senza cultura (indicandone con il dito Francesco a tutto il popolo). Per questo siete tenuti ad amare e onorare il Signore e a guardarvi dai peccati, poiché non ha fatto così con nessun popolo”. Concluso il discorso, il vescovo scese dal luogo dove aveva parlato ed entrò con Francesco nella chiesa cattedrale. Allora il poverello si inchino’ davanti al vescovo e si prostrò ai suoi piedi dicendo:” in verità vi dico signor vescovo che fino ad ora nessuno mi ha fatto in questo modo un grande onore come quello che oggi tu mi hai fatto. Gli altri dicono, questo e’ un uomo santo, attribuendo gloria e santità alla creatura e non al creatore. Ma tu da uomo discreto, hai superato la materia preziosa da quella umile”. Di lato alla chiesa di San Cristoforo c’e un cippo in pietra dove si presume che Francesco abbia predicato. Sopra e’ stata posta una scultura in bronzo raffigurante il Santo in atto di predicare. Una epigrafe ne traccia un breve commento rievocativo.
Chi farà visita in citta’ per ripercorrere questo “itinerario francesano” non manchi di entrare nella chiesa di San Francesco.
Si tratta di un bellissimo esempio di architettura medievale, con la cappella Paradisi, edificata sui luoghi dove ha soggiornato il Santo di passaggio nel ternano; oltre al Santuario dei protomartiri Francescani.