BETTONA – Terminano le Stagioni del Teatro Excelsior Bettona e del Teatro degli Illuminati di Città di Castello organizzate dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con i rispettivi comuni.
In scena, mercoledì 9 aprile alle 20.45 al Teatro Excelsior Bettona e giovedì 10 aprile alle 20.45 al Teatro degli Illuminati Città di Castello, Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro di Emanuele Aldrovandi che dirige Luca Mammoli, Serena De Siena, Tomas Leardini, Silvia Valsesia per una produzione di Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, ERT Emilia Romagna Teatro – Teatro Nazionale.
LO SPETTACOLO
“Un nuovo spettacolo firmato dal talentuoso autore e regista emiliano Emanuele Aldrovandi per esplorare, con il suo stile tagliente e feroce, quel rapporto talvolta estremo e distruttivo che abbiamo instaurato fra felicità e realizzazione personale. Al centro della storia – si legge nella presentazione dello spettacolo – una madre e il suo piano bislacco per aiutare la figlia, di soli sei anni, a diventare un’artista di successo: per farlo è disposta a qualunque cosa. Aldrovandi pone l’attenzione sulle conseguenze più intime e personali di quelle dinamiche sociali che ci spingono sempre di più verso la ricerca del consenso e dell’approvazione immediata.
La riflessione su cosa sia la qualità artistica nell’epoca della post-verità diventa quindi l’occasione per chiedersi, insieme ai personaggi, fino a dove siamo disposti a spingerci, pur di evitare che le persone che amiamo debbano gestire fallimenti e frustrazioni che talvolta sembrano insormontabili”.
NOTE DI REGIA
“La scrittura è estremamente concreta e realistica, ma l’allestimento è onirico e surreale, perché quello che viene messo in scena è il ricordo di un uomo che continua a rivivere la giornata nella quale la vita di una bambina di sei anni è cambiata per sempre. La storia di una madre, Marta, della sua ossessione per la realizzazione della figlia Emma e del suo piano bislacco che coinvolge con l’inganno Chiara, una famosa attrice, e Carlo, cognato appassionato di scacchi, rivive attraverso lo sguardo di Ferdinando, talvolta distaccato, talvolta pieno di sensi di colpa: cosa avrebbe potuto fare di diverso? È possibile cambiare il corso degli eventi e incidere veramente sulla realtà e sul mondo? Se il testo affronta il rapporto fra la felicità e la realizzazione personale, la chiave registica con cui ho deciso di metterlo in scena pone l’accento sul vortice ossessivo di chi è condannato a pensare una cosa e poi, nell’attimo successivo, esattamente la cosa opposta. La realtà si deforma sotto lo sguardo di chi è convinto di non poterla mai conoscere, ma solo ipotizzare”.
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Info e biglietti
È possibile prenotare telefonicamente al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Acquisto online sul sito www.teatrostabile.umbria.it