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Colletta alimentare nell’area del Trasimeno, raccolti quasi 50 quintali di merce

MAGIONE – Numeri importanti quelli della Colletta alimentare organizzata dalla Fondazione Banco alimentare e coordinato, nella nostra zona, da Emanuele Rubeca, che ha visto coinvolti privati cittadini e associazioni dei comuni di Magione, Tuoro e Passignano sul Trasimeno e la frazione di Mantignana nel comune di Corciano.

Dodici i supermercati che hanno aderito all’iniziativa, oltre cento i volontari impegnati, tra cui molti bambini e ragazzi, nei diversi punti di raccolta. 4.700 kg raccolti (47 quintali) di merce. Circa 800 kg in più rispetto al 2021, 500 gli scatoloni realizzati, con un’ottima raccolta di prodotti per l’infanzia che garantiranno la spesa per almeno una settimana a circa 200 famiglie.

Tra le associazioni coinvolte la Misericordia e la Caritas di Magione, la Caritas di Tuoro e Passignano, gli Scout di Passignano, i ragazzi della Comunità Famiglia Nuova di Montebuono, il Rugby Perugia, la Parrocchia e la Proloco di Casenuove, l’Ordine dei Cavalieri di Malta, alcune classi delle elementari, i ragazzi e le ragazze del catechismo con le catechiste e don Engjell Pitaqi, tante famiglie. Fondamentali le aziende che hanno fornito: 2 automezzi e gasolio, un magazzino, gli adesivi per gli automezzi, penne e pennarelli.

Una giornata che ha visto superate le nostre migliori aspettative sia in termini di volontari che di quantitativi di merce raccolta – spiega Emanuele Rubeca. – Purtroppo i numeri a livello nazionale ci dicono di una situazione di povertà in crescita, un milione e 750mila poveri, 85mila più dell’anno scorso e queste attività diventano un supporto sempre più importante anche se non risolutivo. Vorrei però sottolineare anche un altro aspetto, quello espresso così bene da Maurizio Vitali nell’articolo “Colletta alimentare: persone più che tonnellate” perché è stata una giornata in cui si è lavorato veramente tanto ma con quella contezza nel cuore che viene dal fare un gesto in comune, in cui ogni persona si sente sorretta e sostenuta. Questa iniziativa è proposta, e vissuta, non come una prestazione da cedere, ma, innanzitutto, come un bene per sé da acquisire.” “Soprattutto – conclude – è stato bello vedere tanti bambini e bambine entusiasti di potersi impegnare per il bene comune.

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