CASCIA – Questa volta andremo a conoscere Collegiacone patria di Paolo di Ferdinando Mancini rissoso e brutale capitano della guarnigione di Collegiacone, sposo di Santa Rita (attorno al 1397-1398). Fu ucciso proprio in prossimità della torre mentre ritornava a casa da Cascia.
Qui a Collegiacone troviamo la chiesa della Madonna Appare, ricca di dipinti e devozione popolare. Collis Jaconis (del diacono).
La sua storia ci narra di un poderoso castello, situato alle pendici del monte Sassa, nella valle del fiume Corno, del quale resta l’alta torre quadra anche se deturpata dalle continue scosse telluriche. Uno dei tanti sismi che apporto’ rovine fu quello del 1703. Dopo questo sisma, la chiesa parrocchiale divenne Santa Maria Assunta che sostituì San Giovanni Battista, purtroppo crollata. In questa chiesa si conserva una tela raffigurante il Castello di Collegiacone la sua torre e la Beata Rita. Ma il più interessante edificio di culto e’ senza dubbio la chiesa della Madonna Appare (apparente), cosi chiamata in conseguenza ad una apparizione a Capanne. Questa, in origine, era una cella monastica, appartenuta successivamente, dal 1231 alla Abbazia di San Pietro in Valle.
La chiesa e’ un vero gioiellino di architettura e per ricchezza di opere d’arte. Sulla facciata, sopra la porta di accesso un affresco raffigurante il Paradiso del XVI secolo.
Al centro il Cristo in trono, ai lati la Madonna e il Battista dietro la beata Rita con il Rosario in mano, seguono schiere di Apostoli, Santi e Sante, San Pietro, Sant’Antonio da Padova, San Rocco. Due graziose finestre quadrate ai fianchi della porta di accesso. L’ interno della chiesa campestre, ad unica navata, voltata a botte, e’ tutta affrescata da Antonio e Piertommaso Sparapane e dal figlio Paolo del 1478. Qui sono raffigurati i quattro Evangelisti, e i quattro Dottori della chiesa. Sulla parete di sinistra una serie di votivi con i Santi, di Antonio Sparapane del XV secolo.