ASSISI – Per Assisi OnLive stasera, 24 agosto alle ore 21.15 alla Rocca Maggiore con “Ma tu sei felice?”, lettura-spettacolo con Claudio Bisio e Gigio Alberti, tratto dall’omonimo libro di Federico Baccomo; produzione Solea,distribuzione Terry Chegia.
La trama
Due uomini seduti al bar. Parlano, parlano… Intorno a loro nessuno. Nemmeno i camerieri che dovrebbero portare da bere. Situazione strana. Ma i due non ci badano. Parlano. Di tutto. Mogli, figli, parenti, giovani e vecchi, avventure, tradimenti, scuola, medicina, amici, lavoro, criminalità. I due, Vincenzo e Saverio, sono benestanti, hanno tutto quello che si potrebbe volere, forse anche di più. Ma niente va, secondo loro, come dovrebbe andare. E così snocciolano le loro teorie, le loro ricette per la soluzione di ogni problema. Che rivelano tutti i peggiori difetti dell’uomo. Maschilismo, egocentrismo, razzismo, faciloneria, superficialità. Ma lo fanno con un un’inconsapevolezza totale, con un candore talmente assoluto, da risultare simpatici. Da una sola domanda rifuggono. Come se fosse pericolosa da affrontare. Come potesse fare cadere il castello di carte che stanno costruendo. E la domanda è: “Ma tu sei felice?”. E quella che sembrava essere una tranquilla chiacchierata al bar, si rivelerà essere qualcosa di più.
Tutto parte da una domanda: “Ma tu sei felice?”, incipit del libro di Federico Baccomo e della web series estemporanea, interpretata e realizzata da Claudio Bisio e Gigio Alberti durante il lockdown (visibile su YouTube/ClaudioBisio), quando hanno deciso di mettere in scena “a distanza” le vicissitudini dei due antieroi moderni. L’esperimento ha dato vita a 25 episodi, girati con smartphone, mezzi casalinghi, l’aiuto delle rispettive famiglie, e la complicità di un’amicizia che dura da quarant’anni – che neanche l’isolamento ha fermato, ma semmai reso forzatamente produttiva. Le chiacchiere da bar tra Vincenzo e Saverio sono diventate il reading live “Ma tu sei felice?” che, dopo il debutto al Teatro Romano per l’Estate Veronese, sta toccando le principali rassegne teatrali e arene estive.
Gli attori
“La cosa che mi diverte di più del progetto è il cinismo dei personaggi (e quindi di Baccomo) – spiega Bisio – I due protagonisti sono figure piuttosto negative, sono due superficiali qualunquisti. A me raramente capita di impersonare degli stronzi, sia a teatro che al cinema. Magari dei buoni, degli sfigati, ma qui è necessaria una certa distanza, un po’ brechtiana, dai personaggi, la cosa più difficile del mondo”.
“Per me, si tratta invece di un’adesione totale al personaggio – racconta Alberti – Siccome è un idiota, per me interpretarlo è un regalo grandissimo, perché mi diverto moltissimo, mi sento libero di dire tutte le cose peggiori con la massima naturalezza e credendoci fino in fondo. Sono due idioti che vanno quasi oltre ogni limite con un candore, però, che in qualche modo li salva dal giudizio del pubblico”.