PERUGIA – L’ingresso personalizzato con guida piace agli estimatori di Giuliano Giuman, che negli spazi dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” ha allestito “Classico Futuro”, la mostra dove l’artista presenta, tra quadri e sculture, una cinquantina di pezzi realizzati per l’occasione. Una selezione di opere dalla doppia “personalità”: con la luce restituiscono un “Classico Futuro” diverso da quello irradiato dal buio.
Sistemate su due sezioni, nella nuova Aula Magna dell’Ercole Farnese e al Musa, il Museo dell’Accademia, rappresentano un’interessante riflessione sul concetto del classico oggi e sulle modalità che un artista contemporaneo adotta per relazionarsi con opere che portano la testimonianza dell’arte del passato.
Pennellate di colore che si fondono alle foto dei calchi o di altre opere presenti nelle collezioni dell’Accademia, come la Venere di Milo, le Tre Grazie canoviane, il Pastorello di Thorvaldsen, lo Sposalizio della Vergine di Vicar e molte altre. Alle memorie del classico presenti nel museo ha contrapposto un segno pittorico dalle cromature fortemente espressive, in modo da creare una pluridimensionalità a contrasto con la bidimensionalità del supporto fotografico.
A corredo della mostra un catalogo particolare: no Covid-19, stampato da Fabrizio Fabbri Editore con tecnologia “Happy touch”, antibatterico e antifungino, uno dei primi in Italia ad essere realizzato con queste caratteristiche.
A cura del professor Aldo Iori, docente di Storia dell’arte contemporanea, e di Giovanni Manuali, Conservatore dei Beni dell’Accademia, è visitabile fino al prossimo 8 novembre. Si avvale di un sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e del patrocinio della Provincia e del Comune di Perugia.