CITTA’ DELLA PIEVE – “Pietro Vannucci: il Maestro di Città della Pieve nella Cappella Sistina” è l’appuntamento del 29 luglio dalle 21.15 di “Arte sotto le stelle”. Una serata, in piazza Gramsci a Città della Pieve che porterà al centro dell’attenzione, anche attraverso un maxi schermo che ricrea un museo a cielo aperto, i tre grandi affreschi del Divin Pittore alla Cappella Sistina: Viaggio di Mosè in Egitto, Battesimo di Cristo e Consegna delle chiavi a San Pietro. Proseguono così gli incontri culturali organizzati dal Comune di Città della Pieve per celebrare l’artista noto universalmente per aver rinnovato il linguaggio artistico del Rinascimento, in vista del cinquecentenario della morte del Perugino (2023).
LE OPERE
Viaggio di Mosè in Egitto viene realizzato dal Perugino intorno al 1482, nel contesto dei lavori di decorazione per la Cappella Sistina a cui il Maestro partecipa con l’aiuto di molti collaboratori, tra i quali spicca il nome di Pinturicchio, ed insieme ad altri grandi artisti del Rinascimento. Tema della decorazione era il parallelismo tra Storie di Mosè e di Cristo; Perugino dipinse almeno sei scene, di cui ne restano solo tre al giorno d’oggi.
L’affresco ritrae Mosè in procinto di partire per l’Egitto dopo l’esilio nella terra di Madian. In primo piano, due gruppi di figure sono disposti simmetricamente ai lati di un angelo, posto al centro, il quale sta chiedendo a Mosè di circoncidere il suo secondo genito, scena che poi sarà rappresentata sulla destra dell’affresco. Sulla sinistra invece alcune donne, i cui abiti svolazzanti richiamano le figure dipinte da Botticelli o da Ghirlandaio, portano vasi ed altri oggetti. L’intera composizione è inserita in un paesaggio bucolico che sfuma in lontananza lasciando percepire visivamente la profondità della scena, la cui ambientazione agreste è richiamata dalle figure dei pastori in secondo piano a sinistra.
Battesimo di Cristo, si trova nella parete destra dell’Altare e riprende l’episodio del Vangelo in cui Giovanni Battista battezza Gesù sulle rive del fiume Giordano. L’evento è ricostruito rispettando una rigida simmetria, tipica del lavoro del Perugino. In primo piano, Cristo e il Battista sono immersi nelle acque del fiume Giordano, che scorre direttamente verso lo spettatore, dividendo la composizione in due parti. Nella parte superiore Dio è circondato da serafini e cherubini e da due angeli ai lati, mentre poco più sotto la Colomba dello Spirito Santo discende su Gesù a rendere concreto il sacramento. In secondo piano sono raffigurati, rispettivamente a sinistra e a destra della scena principale, il Battista che predica alle folle e destra Gesù che parla ad una moltitudine di gente. Nel paesaggio è possibile riconoscere lo stile della scuola umbra, mentre insolita per un lavoro di Perugino è la presenza dei ritratti di alcuni personaggi contemporanei del pittore, inserimento probabilmente dovuto alla volontà di dare una certa continuità pittorica al dipinto rispetto a quelli adiacente opera del Ghirlandaio.
La Consegna delle Chiavi è simbolo dell’universalità del potere papale originariamente trasmesso da Gesù a Pietro con la Consegna delle Chiavi del Paradiso, evento raffigurato in primo piano. Gesù è circondato dagli apostoli, vestiti con abiti fortemente panneggiati, mentre san Pietro è inginocchiato di fronte a lui, pronto ad accogliere le responsabilità del ruolo che Cristo gli sta assegnando. La scena è ambientata su una piazza rinascimentale, dove due archi trionfali e un tempio a pianta centrale sormontato da cupola richiamano gli ideali di perfezione tipici del periodo e fanno da cornice scenografica. Sullo sfondo si intravede il paesaggio tipico dell’artista, derivato dalla scuola umbra, tra le più rinomate in quel periodo, dove la vista a perdita d’occhio è favorita dall’uso della prospettiva aerea nella resa atmosferica del dipinto.
LA SERATA
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, via ai lavori che saranno moderati da Aldo Pascucci di Archimede Arte. Interverranno: Vittoria Garibaldi, già alla direzione dela GNU e tra i massimi esperti internazionali su Pietro Vannucci; Giulio Michelini Ofm, preside e docente ordinario di Esegesi del Nuovo Testamento all’Istituto teologico di Assisi; Claudio Metzger, storico, numismatico e curatore d’arte. La conclusione dei lavori è affidata a Luca Marchegiani, assessore comunale alla Cultura.
La proiezione in altissima qualità di immagini tratte dai dipinti del Perugino nella Cappella Sistina, a cura di Michelangelo Augusto Spadoni di Archimede Arte, sarà accompagnata da musiche rinascimentali eseguite da Luca Burocchi e Daniele Marinelli.