Cinque nuovi bandi per la tutela e l’attrattività delle aree rurali pari a 13,5 milioni di euro

PERUGIA – “Il Programma di sviluppo rurale dell’Umbria procede speditamente secondo la sua tabella di marcia: sono stati aperti cinque nuovi bandi, con una dotazione finanziaria complessiva di 13,5 milioni di euro, che incideranno positivamente sulla tutela e sull’attrattività delle nostre aree rurali, oltre che sul superamento di alcune criticità quali la scarsa presenza di servizi”. L’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni, commenta così l’approvazione di un ulteriore pacchetto di bandi con cui “prosegue e si rafforza il processo di innovazione e competitività del sistema delle imprese agricole umbre e lo sviluppo del territorio regionale in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

   “Risponde all’esigenza di welfare diffuso nelle aree rurali, – spiega l’assessore, presentando i bandi – l’intervento che stanzia 1,8 milioni di euro a sostegno delle aggregazioni tra aziende agricole e soggetti pubblici e privati che operano nei settori sociale e sociosanitario, ambientale ed educativo. Lo scopo è quello di fornire servizi strettamente collegati con l’attività agricola per le comunità locali, con particolare attenzione all’inclusione sociale e lavorativa e alle esigenze di vita quotidiana dei residenti”.

  “Un incentivo all’agricoltura sociale, quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole, dinamica chiave – sottolinea Morroni – per lo sviluppo economico sostenibile, la crescita occupazionale e il miglioramento della qualità della vita delle aree rurali”.

   Ha una dotazione di 1 milione di euro il bando per la riqualificazione e valorizzazione delle aree rurali: “attività essenziali – evidenzia l’assessore – per contrastare il declino socioeconomico e l’abbandono delle aree rurali. Sono previste iniziative volte alla promozione delle risorse naturalistiche, ambientali e paesaggistiche tramite vari interventi, comprese la realizzazione di infrastrutture leggere per la fruizione turistica e l’educazione ambientale, percorsi ciclo-pedonali, microreti ecologiche sulle quali realizzare percorsi dedicati alla mobilità lenta”.

   Il recupero e la valorizzazione della rete di percorsi dedicata al turismo sostenibile nelle aree naturali protette, nei siti Natura 2000 e nelle altre aree di rilevante interesse ambientale, storico-culturale e paesaggistico, sono l’obiettivo del bando “Investimenti in infrastrutture ricreative, informazione/infrastrutture turistiche su piccola scala – beneficiari pubblici”, cui sono assegnati 4 milioni di euro. “Dalla rete dei percorsi per lo sviluppo turistico e dal miglioramento della ricettività trarranno beneficio, indirettamente – dice l’assessore -, anche gli agriturismi, le fattorie didattiche, le fattorie sociali, la vendita diretta in filiera corta, le aziende biologiche che ottengono dal contatto diretto con il visitatore una fonte importante di remunerazione”.

   Notevole importanza riveste il bando “Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità”, con risorse previste per 3,4 milioni di euro.   “Gli interventi non produttivi, quali la realizzazione di siepi e filari composti da specie autoctone – spiega Morroni – sono indispensabili per la conservazione della biodiversità, arricchiscono il paesaggio rurale, potenziano le reti ecologiche e creano luoghi di rifugio e riproduzione della fauna selvatica”.

   Fra gli interventi ammessi a finanziamento rientrano quelli per la mitigazione di impatti e conflitti a carico di specie animali e vegetali, con l’acquisto e l’installazione di sistemi di protezione e prevenzione dei danni da fauna selvatica: “si agisce sulla prevenzione, con azioni specifiche in grado di garantire la coesistenza di ecosistemi naturali e delle attività agricole”.

  È stato, infine, aperto il bando “Sostegno a investimenti nell’infrastruttura viaria necessaria allo sviluppo, ammodernamento, adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura”, che ha in dote oltre 3,3 milioni di euro. “Una misura che non era stata attivata nella precedente programmazione – aggiunge Morroni – ma che riveste importanza per superare la scarsa qualità della fitta rete di strade interpoderali che caratterizza il territorio rurale umbro, spesso deficitarie a causa di fattori orografici e ambientali e, di conseguenza, le limitazioni che ne derivano alle attività agro-silvo-pastorali, molto spesso fonti primarie di reddito”.

   L’attuale densità della rete stradale forestale in Umbria “oscilla per circa l’80% tra i 15-20 ml/ha e per circa il 20% sotto i 10 ml/ha, mentre si può considerare come target ottimale una densità di 34-40 ml/ha”.

   Beneficiari del bando sono i Consorzi fra privati frontisti, con presenza di imprenditori agricoli e/o forestali in misura non inferiore al 30% dei soggetti coinvolti, ammessa la presenza di Enti pubblici locali. In particolare, sono ammissibili gli interventi mirati all’adeguamento e messa in sicurezza dei tracciati esistenti e alla regimazione delle acque superficiali.

Redazione Vivo Umbria: