Chilometri zero, sostenibilità ambientale e agricoltura biologica: inaugurato il mercatino dell’Elce

PERUGIA – I mercati sono da sempre considerati l’anima di una città, il cuore più vero che rispecchia l’essenza di un luogo. In Italia poi, così come in altri paesi del Mediterraneo, la presenza dei mercati rionali è molto forte: secondo uno studio di Unioncamere sono infatti presenti in tutti i comuni con almeno 5.000 abitanti.
Sono spazi dove si acquista ovviamente e dove c’è un’attenzione particolare alla qualità dei prodotti e al modo in cui sono stati realizzati ma sono anche e soprattutto spazi simbolici e culturali. Al mercato si compra ma nello stesso tempo si instaurano relazioni, ci si ferma a scambiare due chiacchiere e, cosa affatto scontata, si può entrare in confidenza con chi ci sta vendendo ciò che metteremo poi nel nostro piatto. In netta contrapposizione alla fredda impersonalità del supermercato con le sue merci omologate arrivate da chissà dove e prodotte da chissà chi, il mercato si connota come luogo vivente e colorato, uno spazio lento nel quale prendersi una piccola pausa dai frenetici ritmi quotidiani e oggi più che mai recuperare un briciolo di quella normalità che sembra ormai appartenere ad un’altra vita.

E sarà forse stata questa nostalgia, questa voglia di rinnovati rapporti umani, complice una tiepida giornata di sole dal sapore primaverile a favorire una notevole presenza di persone all’inaugurazione del Mercatino dell’Elce, mercato contadino dei piccoli produttori agricoli che si è svolto oggi, sabato 27 febbraio, nel piazzale sottostante la parrocchia di San Donato.
Fortemente voluto dall’associazione di quartiere Elce Viva in collaborazione con la stessa parrocchia, il Mercatino dell’Elce, che si svolgerà il quarto sabato di ogni mese dalle 8.30 alle 13.30, pone l’accento sui concetti di filiera corta, agricoltura biologica e naturale, sostenibilità ambientale, sostegno ai piccoli produttori e prezzi equi e onesti per i consumatori.
Il principale partner di riferimento è l’associazione Terra Fuori Mercato un’ “associazione di produttori, trasformatori, piccoli artigiani e consumatori che vogliono promuovere, sostenere e difendere un’agricoltura contadina e genuina” ma anche il Mercatezio, il mercato mensile di San Marco nato dal gruppo d’acquisto solidale GasTezio dal quale proviene il maggior numero di espositori.
Al mercato oggi erano presenti circa una ventina di produttori le cui merci spaziavano dall’olio extravergine, alle verdure, dalle marmellate alle uova fino ai cereali e ai legumi tipici della nostra regione. Inoltre rimedi di fitoterapia, tonici, saponi naturali, miele, cioccolata, zafferano e spezie varie.

Franca Gasparri dell’associazione Elce Viva, presente all’ingresso insieme al presidente Michele Chiuini, entrambi armati di sorriso e termometro per vigilare sul corretto svolgimento dell’evento, ci racconta che il mercato risponde ad un disciplinare secondo il quale tutti i produttori devono soddisfare determinati requisiti quali l’assenza di pesticidi, il chilometro zero e la stagionalità.

“L’associazione” prosegue poi “ha voluto misurarsi con l’organizzazione di un mercato anche per sostenere un quartiere che sta lentamente scivolando nel’incuria e nell’abbandono” perché “ci chiamiamo Elce Viva e vogliamo che questo quartiere lo sia veramente”.

Da una Perugia in zona rossa un piccolo grande segnale di come sia possibile, nel pieno rispetto delle attuali normative, riappropriarsi dei propri tempi e spazi, evitando l’obbligo del supermercato e anzi contribuendo ad un miglioramento del proprio stile di vita.

Francesca Verdesca Zain

Redazione Vivo Umbria: