Che fine ha fatto il progetto di recupero dell’ex ospedale di Città di Castello?

La domande che vi proponiamo nel titolo l’a pone il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd) che chiederà lumi alla giunta riguardo la “sottoscrizione del Protocollo d’intesa per il recupero e il consolidamento sismico dell’ex ospedale di Città di Castello e la realizzazione del progetto della Casa della Salute, elaborato dai tecnici della Usl Umbria 1 e dal Comune di Città di Castello”.
“La Giunta regionale – spiega infatti Bettarelli – è chiamata a fare l’ultimo passo di un lungo e complesso percorso per l’ex ospedale di Città di Castello, per il quale serve ora un impegno, atti concreti e risorse certe affinché il progetto della Casa della Salute possa prendere forma. L’antico edificio del ‘700, sviluppato su tre piani per una superficie di 8500 metri quadrati e un valore di 4,5 milioni di euro – ricorda Bettarelli – era stato al centro dell’attenzione dell’attività della scorsa legislatura, con un accordo di programma approvato il 30 gennaio 2018 per interventi relativi al consolidamento e al riuso della struttura. Il 17 maggio 2019 si era arrivati alla preadozione del protocollo d’intesa per il suo recupero. Un documento che specifica quanto l’impegno al recupero del fabbricato, per la realizzazione della Casa della Salute, sia prioritario per la Regione, per il Comune di Città di Castello e per l’Usl Umbria 1. L’interesse da parte della Regione – spiega il consigliere Dem – è dovuto al fatto che l’edificio, di pregio architettonico e sottoposto a vincolo di interesse culturale, possa essere rifunzionalizzato. Quanto alla Usl Umbria 1 sarebbe prioritario concentrare i servizi, attualmente dislocati in edifici in locazione, in una struttura regionale. Sarebbe questo anche un modo per potenziare la rete dei servizi sanitari sul territorio. Serve dunque un’accelerazione – conclude Bettarelli – andando a concretizzare la volontà degli enti coinvolti. Un’azione che per trovare compimento non può prescindere da un ruolo attivo e presente della Regione, nell’interesse e a beneficio di un’intera comunità”.
Redazione Vivo Umbria: