PERUGIA – Si è chiusa la seconda edizione di “La sfida dell’anima attraverso il corpo”, concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Perugia, per sensibilizzare i giovani sul tema dei disturbi del comportamento alimentare e sulle diverse problematiche collegate. Sono stati presentati più di 50 elaborati realizzati dagli studenti di 17 classi dell’Istituto Comprensivo di Perugia, Sigillo, Foligno 1, Ferraris, Scuola Secondaria Mastro Giorgio Nelli, IIS Patrizi-Baldelli-Cavallottil, IIS Gattapone e ITTS Volta. A tutte le classi che hanno partecipato è stato consegnato un attestato di partecipazione e ad ogni istituto un premio in denaro da utilizzare per i bisogni della scuola.
A proporre il concorso il Soroptimist International Club di Perugia e l’Associazione Il Bucaneve odv (da 12 anni impegnati su questo fronte), in collaborazione con Provincia e Comune.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle azioni di comunicazione legate alla Giornata nazionale del fiocchetto lilla, istituita con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 2018 come una giornata orientata all’informazione sul tema dei disturbi del comportamento alimentare.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha da tempo inserito tra le priorità in materia di prevenzione e tutela della salute i disturbi del comportamento alimentare che, definiti come patologie complesse e persistenti associate ad un’alterata percezione dell’immagine ed ad un eccessivo controllo del peso, danneggiano fortemente la salute fisica e psichica di chi ne soffre.
Una problematica da anni seguita dal Soroptimist International Club di Perugia e dall’Associazione Il Bucaneve odv, impegnati in molteplici iniziative specifiche finalizzate a diffondere la presa di coscienza di queste patologie, promuovere la consapevolezza che le stesse si possono curare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di costruire una nuova cultura fondata sull’ascolto.
Durante gli incontri con gli studenti è emersa la difficoltà di mettersi in relazione con se stessi e con gli altri, una difficoltà classica dell’adolescenza che porta i ragazzi a sentirsi soli e a non aprirsi per chiedere aiuto.
I rappresentanti delle Istituzioni hanno sottolineato che è grazie a iniziative come questa che si riesce a far emergere disagi e problematiche legate ai disturbi alimentari, inoltre la scuola può precocemente individuare l’esordio di patologie che se riconosciute precocemente possono essere arginate e risolte.