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Centro studi Malfatti: “Anticorpi monoclonali in Umbria o diventeremo noi i vostri anticorpi”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del “Centro Studi Politici e Sociali Franco Maria Malfatti” che si occupa degli anticorpi monoclonali, in particolare spronando l’Umbria a prenderli in considerazione anche in virtù del pronunciamento della Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco del 4 febbraio scorso.

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Gli anticorpi monoclonali in Umbria altrimenti diventeremo noi i vostri anticorpi

Gli anticorpi monoclonali, ormai utilizzati con successo in USA, Canada, Arabia Saudita, Ungheria e Germania per contrastare l’epidemia di COVID 19 e i suoi nefasti effetti sulla salute umana, quasi un mese fa sono stati oggetto di una interrogazione nel Consiglio Regionale dell’Umbria. Cioè a oltre un anno dall’inizio della fase acuta dell’epidemia, mentre i nostri cari continuano a morire, soli, nelle corsie d’ospedale, la Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco il 4 febbraio scorso ha espresso parere favorevole all’utilizzo terapeutico dei monoclonali, e un paio di giorni dopo la Regione Umbria se n’è occupata. E pensare che l’Italia è uno dei pochissimi produttori al mondo di questo straordinario salvavita, la Eli Lilly Spa lo produce presso gli impianti di BSP Pharmaceuticals Spa di Latina. Questo tipo di terapia ha dimostrato grande efficacia, essendo addirittura in grado di alleggerire il ricorso alle strutture ospedaliere, per la felicità anche quelli che pesano tutto secondo criteri economici, in quanto il costo di un posto letto in ospedale è notevolmente superiore a quello che si dovrebbe affrontare con l’impiego degli anticorpi monoclonali, ovviamente da affiancarsi alla campagna vaccinale.
Dato che l’8 febbraio scorso è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministro della Salute Roberto Speranza per l’autorizzazione alla temporanea distribuzione degli anticorpi monoclonali per il trattamento del Covid-19, chiediamo agli organi politici della nostra regione di fare tutto quanto sia possibile per accelerare il loro acquisto, magari andandosi a piazzare davanti alla porta del Ministro più opportuno o del Presidente del Consiglio dei Ministri, perché i nostri cari intanto continuano a morire, senza distinzione di età ormai, e non possiamo tollerare oltre che questioni burocratiche o di bilancio possano in qualsiasi modo minare il fondamentale diritto alla salute e alla vita.
Oppure noi diventeremo i vostri anticorpi, come in un sistema democratico che si rispetti.

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