Riceviamo e pubblichiamo l’intervento “Paradosso a Terni” del “Centro Studi politici e sociali Franco Maria Malfatti” sulla vertenza Carrfour e più in generale sulla situazione dei centri commerciali a Terni e non solo.
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Paradosso a Terni
Con estremo dispiacere abbiamo appreso la brutta notizia del supermercato CARREFOUR di via Bramante a Terni. Altre 20 persone perderanno il lavoro oppure optare per la proposta di cambiare città per lavorare in altro punto vendita, altrimenti le altre soluzioni sono un incentivo all’esodo in riducibile a secondo di quando verrà accettato e poi la NASpI per un periodo pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni e con un importo del 70% dello stipendio medio calcolato nello stesso periodo. Vista la crescente crisi economica che sta attanagliando la nostra città perdere ulteriori 20 posti di lavoro non è cosa da poco. Lasciamo agli altri gli slogan di faraonici progetti che daranno posti di lavoro senza una data precisa, ma ad oggi vediamo solo la riduzione di quei pochi rimasti. Il paradosso ternano e che si continuano ad autorizzare la costruzione e l’apertura di nuove superficicommerciali, mentre chiudono o versano in difficoltà quelli già esistenti, vedasi la situazione del Pianeta Village a Cospea dove a più di 2 anni dall’apertura il piano superiore è chiuso, altre attività hanno chiuso, per poi non parlare del centro urbano dove per vedere saracinesche abbassate e locali vuoti basta muovere pochi passi. La tanto proclamata costruzione del Palasport ad oggi ha portato solo alla realizzazione della parte adibita a centro commerciale e per l’interesse manifestato da catene commerciali tutte le forze politiche maggioranza e opposizione gioiscono per tanto,mentre non ci si pone la domanda di quando verrà realizzato il Palazzetto e aver intraprendere contatti con Federazioni Sportive e Case Discografiche per la programmazioni di eventi presso la nostra città. Inoltre, è in costruzione uno stabile per conto di una catena commerciale alimentare in via Divi Proietti, il LIDL di Borgo Bovio si trasferirà in un edificio più ampio appena verrà realizzato in una superficie attigua a quella presente, in un’area per la quale è stata fatta una variante urbanistica. Se ci si informasse ci si renderebbe conto che in paesi ( USA ) più avanti del nostro i centri commerciali molti sono in stato di abbandono e si sta tornando a fare acquisti nei negozi di vicinato. Sarebbe opportuno che anche nel nostro Paese si tornasse a supportare i piccoli esercizi commerciali e non affossarli con tasse, chiusure e mille regole burocratiche quando poi i grandi gruppi ottengono sgravi fiscali esenzioni su IMU – TARI – Energia ecc.
Ci auguriamo che la nostra amministrazione oltre nelle parole nei fatti faccia di Terni una città avanti nei tempi e proiettata al futuro e non legata a progetti vecchi di 20/30 anni.