AMELIA – La questione in Umbria è tristemente nota. Riguarda il Teatro sociale di Amelia. E il suo futuro, in particolare. L’intero stabile, con camerini, servizi, foyer e il fabbricato costruito nel 2006 (a sua volta adibito a bar/amministrazione con area per spettacoli all’aperto), è incluso nell’ultima tranche annuale dei bandi pubblici con cui l’Agenzia del Demanio punta ad affidare in concessione (se il bene è riconosciuto di interesse culturale ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004) o in locazione porzioni del patrimonio dello Stato non in uso. Si tratta complessivamente di sedici immobili in tutto il Paese, due dei quali saranno concessi in uso gratuito. Il teatro umbro rientra, per l’appunto, espressamente in questa seconda tipologia la cui valorizzazione tramite nuovi usi dovrà essere legata ad “attività culturali, sociali, di tutela ambientale e turismo sostenibile garantendo la fruizione pubblica e il ritorno per il territorio”.
Inclusi nel programma nazionale Valore Paese Italia, i bandi resteranno attivi fino alle ore 12 del 15 maggio 2023.
I 2 beni in concessione/locazione in uso gratuito
- Calabria l’ex case popolari a Limbadi (VV)
- Umbria l’ex Teatro sociale di Amelia (TR)
Lista dei 14 beni in concessione/locazione di valorizzazione, regione per regione
- Abruzzo: ex Caserma De Amicis a Sulmona (AQ)
- Basilicata: l’ex Casa cantoniera a Irsina (MT) e l’ex Casello ferroviario a Montescaglioso (MT)
- Lazio: la ex Casa cantoniera ‘Il Colle’ a Terracina (LT)
- Lombardia: l’ex Poligono di tiro a segno a Piazza Brembana (BG) e una porzione di un ex deposito militare a Pizzighettone (CR)
- Piemonte: l’ex Panificio militare a Casale Monferrato (AL) e l’ex Casa del Fascio a Vinzaglio (NO)
- Sardegna: il Faro di Capo Comino a Siniscola (NU)
- Sicilia: l’ex Istituto di geofisica mineraria e la Real Casa dei Matti a Palermo e l’ex Convento di San Vito ad Agrigento
- Toscana: la Torre di Calafuria a Livorno e Villa Carducci Pandolfini a Firenze
LA STORIA
Il Teatro sociale di Amelia risale alla fine XVIII secolo è annoverato fra i primi esempi di teatro all’italiana. Presenta la caratteristica forma a ferro di cavallo, per 400 posti complessivi fra platea, loggione e 50 palchi. Sul suo palcoscenico si sono esibiti interpreti dell’opera lirica, musicisti e attori noti anche al grande pubblico: fra loro, Nino Manfredi e Alberto Sordi che qui hanno girato alcune scene dei film Le avventure di Pinocchio e Il Marchese del Grillo.