PERUGIA – Ci sono figure che hanno operato nelle istituzioni pubbliche lasciando memoria di sé. In questi giorni di cronaca terribile e terrificante il ricordo di Catia Doriana Bellini assume un significato importante, ulteriore, urgente. Perché è grazie a lei e a chi con lei ha collaborato che in questa regione è nato “Telefono Donna” alla fine degli anni ’80 e nel 2014 il primo Centro Antiviolenza residenziale a Perugia. Per questo, convintamente, pubblichiamo il ricordo che ci è pervenuto in redazione a firma di presidente, assemblea e ufficio del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria.
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Simbolo tangibile di pensiero e azione
È con profonda emozione che il Centro Pari Opportunità ricorda il decimo anniversario della scomparsa di Catia Doriana Bellini, una donna straordinaria che ha lasciato un’impronta indelebile nelle vite di chi l’ha conosciuta e nella storia della Regione Umbria, per il suo impegno costante contro la violenza sulle donne e per la parità di genere.
Nel suo ruolo pluriennale di Responsabile del CPO, Catia Doriana Bellini ha messo sempre al servizio della cittadinanza la sua acuta intelligenza, la sua empatia e una profonda capacità di analisi della società e della realtà circostante, traducendo la sua progettualità in risultati tangibili e duraturi.
Fondamentale è stato il suo ruolo e il suo contributo alla costruzione negli anni, tassello dopo tassello, della Rete Antiviolenza in Umbria, a partire dalla creazione del “Telefono Donna” alla fine degli anni ’80 fino al grande progetto a cui ha collaborato fino ai suoi ultimi giorni: la costituzione, nel 2014, del primo Centro Antiviolenza residenziale a Perugia – che non a caso porta il suo nome, simbolo tangibile della sua eredità di pensiero e azione.
Catia Doriana Bellini ci ha insegnato che la lotta per una società più equa e nella quale le donne possano vivere un’esistenza libera dalla violenza è un impegno collettivo, un obiettivo da perseguire – oggi più che mai – attraverso un necessario e costante processo di cambiamento culturale.
Il suo ricordo continua a vivere con affetto e nostalgia in tutte/i coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla personalmente. La memoria del suo impegno continua ad essere, per le Istituzioni di questa regione e per il CPO in particolare, a perseguire la sua visione con determinazione e a continuare il suo lavoro, eredi della passione e dell’impegno che ha testimoniato ogni giorno con la propria vita.