Castiglione del Lago: dal 2 all’8 agosto la Festa in onore di San Domenico tra splendori del Rinascimento e del Barocco

CASTIGLIONE DEL LAGO – La Confraternita di San Domenico, presente a Castiglione del Lago dal 1638, insieme al suo Gruppo Storico “Gli Orti di Mecenate”, ogni anno dal 2008 rievoca la miracolosa guarigione della duchessa Eleonora de Alarcòn y Mendoza, moglie del duca Fulvio Alessandro della Corgna, protagonista della vita politica del XVII secolo nell’Italia Centrale. Furono gli stessi duchi castiglionesi ad istituire la festa dedicata a San Domenico di Guzmàn, il santo spagnolo vissuto tra il XII e il XIII secolo (nel Calendario dei Santi è da secoli l’8 agosto) nel 1638 come ringraziamento per la miracolosa guarigione della duchessa Eleonora, afflitta da una cancrena al braccio destro. Per la cura della terribile malattia, fu applicato l’olio della lampada votiva che ardeva di fronte all’immagine miracolosa di San Domenico nel santuario di Soriano Calabro.

Ieri mattina, nella piccola chiesa di San Domenico si è tenuta la conferenza stampa della “Festa in onore di San Domenico: splendori tra Rinascimento e Barocco” alla presenza del Priore della Confraternita di San Domenico Giandomenico Pulcinelli, di Matteo Burico e Andrea Sacco, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Castiglione del Lago, del presidente di Lagodarte Impresa Sociale Piero Sacco e del presidente della locale sezione Avis Franco Salvi, che offrirà la serata finale dell’8 agosto alla Rocca Medievale.


Il Priore Giandomenico Pulcinelli ha narrato la storia del miracolo e della chiesa di San Domenico con i festeggiamenti che risalgono al 1638: «La processione rievocativa di oggi è composta dai nobili della corte dei Della Corgna ai quali si uniscono, come da tradizione, i rappresentanti delle famiglie signorili della vicina Cortona, di Perugia e di altre città legate al casato unitamente ai confratelli incappucciati che portano in processione l’immagine di San Domenico; i costumi indossati, ricostruiti accuratamente sui modelli del XVII secolo, sono tutti di proprietà dei componenti del gruppo storico e della Confraternita. La nostra festa, coinvolge il variegato pubblico locale e i tanti turisti italiani e stranieri presenti a Castiglione del Lago sia nella partecipazione agli eventi che si svolgono nelle vie del paese che nel Palazzo Ducale dove il gruppo storico de “Gli Orti di Mecenate”, il cui nome deriva dal titolo del componimento del poeta Cesare Caporali, segretario di corte che volle esaltare la bellezza dei giardini del palazzo castiglionese, propone danze, poesie, musiche e balli ricreando l’atmosfera tipica della vita che si svolgeva nel XVII secolo, periodo in cui Castiglione era governata dal duca Fulvio Alessandro della Corgna, unico della sua famiglia ad essere nato, vissuto, morto e seppellito a Castiglione del Lago». L’arrivo dell’olio benedetto consegnato dai Cavalieri di Soriano Calabro ai duchi è un altro appuntamento di bellezza e suggestione come lo sono i concerti di musica classica eseguiti da ragazzi provenienti dalla locale scuola di musica. L’obiettivo della festa è anche quello di diffondere una conoscenza più approfondita della storia della famiglia Della Corgna attraverso la rappresentazione dell’ultimo discendente Fulvio Alessandro così come viene descritta nei vari testi che parlano della storia di Castiglione del Lago.
«Quest’anno fare la Festa di San Domenico – ha affermato il sindaco Burico – è un segnale molto positivo che diamo ai cittadini e ai turisti, il segnale del ritorno del nostro borgo alle belle tradizioni che ci fanno conoscere e ci fanno apprezzare da tutti. Pur con la massima prudenza ancora necessaria e in una forma ancora ridotta, possiamo guardare al futuro con maggior ottimismo. Mi auguro che si possa fare regolarmente la processione: spero che il “sì” preventivo da parte della Prefettura diventi definitivo in tempi brevissimi. Grazie a voi della Confraternita: Castiglione ha bisogno della vostra passione, della cura e dell’amore che avete per questo paese».
Piero Sacco ha illustrato la partecipazione alla festa di Lagodarte, che gestisce il percorso museale di Palazzo della Corgna e della Rocca Medievale. «Noi abbiamo costruito un progetto denominato “La Castiglione dei Della Corgna” che prevede varie iniziative da qui a maggio 2022: in questo periodo è allestita la mostra a palazzo che racconta la famiglia Della Corgna e non potevamo certo chiamarci fuori da questo evento organizzato dalla Confraternita di San Domenico, espressione di questa grande famiglia collocata fra il Rinascimento e il Barocco italiano. Per noi operatori culturali è fondamentale il lavoro e la “vivacità” dei confratelli, che curano uno dei grandi patrimoni artistici e culturali castiglionesi, un pezzo importantissimo della nostra storia. Quest’anno avremo tre pomeriggi dedicati alle visite guidate fra San Domenico, Palazzo e Rocca con aperitivo nel Giardino del Pomarancio. Sabato 7 agosto poi un evento particolare con il paleografo Alberto Maria Sartore che parlerà del testamento di Eleonora de Mendoza con esposizione del documento originale del XVII secolo, una nuova scoperta fatta nell’Archivio di Stato di Perugia dove opera».
Ha concluso la conferenza Antonio Pagnotta, segretario della Confraternita di San Domenico, che ha illustrato il programma della festa e ha messo in evidenza le novità e soprattutto i vincoli imposti dalle normative anti pandemiche che limitano un po’ il programma rispetto agli anni passati: «Alcune attività, tra cui il raduno dei gruppi storici e la cena in piazza per il restauro, finalizzate alla raccolta di fondi per il mantenimento ed il restauro della chiesa di San Domenico e di tutti gli arredi presenti in essa quest’anno non potranno essere organizzate per l’emergenza sanitaria in atto. Un doveroso ricordo va a Guido Lana, che fu decisivo nel rilancio della festa e un ringraziamento al dott. Walter Pagnotta per la collaborazione e la sempre preziosa consulenza».
La festa sostiene, valorizza e si propone di ampliare la conoscenza e la conservazione della chiesetta di San Domenico, dell’annesso spazio museale, del Palazzo dei Della Corgna ed il territorio tutto. Contribuisce a diffondere il patrimonio storico italiano e a condividerne la bellezza paesaggistica, culturale e umana attraverso il “Raduno di Gruppi Storici” provenienti da diverse parti d’Italia che, ospiti per due giorni della Confraternita oltre a sfilare per le vie del Centro Storico, si esibiscono presso la Rocca Medievale. La manifestazione nei suoi vari aspetti oltre che fruire del patrocinio dell’Amministrazione Comunale si basa sull’apporto fondamentale di volontari e sul sostegno di associazioni ed attività del territorio.

Per ulteriori informazioni: www.confraternitasandomenico.it

Redazione Vivo Umbria: