PERUGIA – Una “cantalonga” sul Sentiero delle lavandaie per trascorrere una domenica diversa, alla riscoperta della natura, del territorio e del canto popolare, nel rispetto delle normative anticovid: è il progetto “Tradizione in… canto e in cammino”, promosso dall’associazione perugina MenteGlocale APS, e realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con Nuova Brigata Pretolana, Ecomuseo del Tevere, Società Filarmonica di Pretola, Istituto Comprensivo Perugia 13, The Garden lounge bar, IntGeoMod srl, Radio Monumento e Società del Gotto.
Una “cantalonga”, quella di domenica 4 luglio, sul Sentiero delle lavandaie, tra Perugia e Pretola – con partenza alle 9.15 da via Enrico dal Pozzo – per una passeggiata accompagnata da racconti e intermezzi musicali di Francesca Lisetto. E poi, dal tardo pomeriggio, nell’area della Torre di Pretola la musica della Filarmonica di Pretola (alle 19), a seguire lo show cooking di cucina tradizionale “L’angolo di Debby” e, alle 21.30, il concerto di chiusura della Nuova Brigata Pretolana.
“Il progetto – spiega Filippo Costantini, presidente di MenteGlocale – nasce per promuovere la conoscenza e la fruizione della musica folcloristica umbra, partendo dal recupero e dalla valorizzazione di una tradizione popolare secolare ben rappresentata, anche a livello nazionale, dalla Brigata Pretolana (e dalla Nuova Brigata Pretolana, oggi). Sono stati già realizzati dei video didattici e musicali, pensati per gli studenti dell’Istituto Comprensivo Perugia XII, e diffusi nei social, in cui la Nuova Brigata Pretolana ha presentato ed eseguito alcuni brani del proprio repertorio, tratto dal grande canzoniere della musica popolare. Si valorizza lo straordinario patrimonio del canto popolare nel territorio perugino, che affonda le proprie radici nella secolare tradizione contadina e che, dall’immediato secondo dopoguerra e fino agli anni ’80 del ‘900, trovava nella Brigata Pretolana, nata nel borgo lungo il Tevere alle porte di Perugia, la sua voce più rappresentativa e riconosciuta”.
Naighi