CAMERINO – Un tocco di Umbria per l’apertura della 33.a edizione del Festival internazionale di musica da camera di Camerino, nelle Marche, in programma per questa sera 5 agosto, alle 21.15. L’art director Piero Vincenti ha deciso di affidare il primo evento al concerto-racconto “La felicità inseguita. Schubert, l’ultimo anno” che vede al pianoforte il musicista folignate Marco Scolastra al fianco di Sandro Cappelletto, critico musicale de “La Stampa” e e storico della musica, che firma il testo e la drammaturgia dell’allestimento.
Per Camerino, colpita pesantemente dal terremoto del 2016, la volontà di promuovere lo storico Music Festival (che proseguirà fino al 14 agosto 2019) è una questione fondamentale: “Questo Festival sta facendo i miracoli in una situazione veramente precaria, in una città lacerata dal sisma, in cui la ‘zona rossa’ è veramente impressionante. Un grande merito agli organizzatori che continuano a portare bellezza nonostante queste difficoltà” ci dice il maestro Marco Scolastra, pianistra apprezzato a livello internazionale, nonché direttore artistico degli Amici della musica di Foligno, raggiunto nella cittadina marchigiana.
L’ultimo anno di vita di Franz Schubert, l’inconfondibile ansia creativa di un genio trentenne, la malattia, la cerchia degli amici, l’incomprensione della società musicale del tempo, l’affermazione perentoria della propria personalità. Lo racconta Sandro Cappelletto gettando lo sguardo su alcuni dei capolavori nati in quel periodo. Capolavori che fecero del suo autore “il più ardito e libero di spirito di tutti i musicisti moderni” per dirla con le parole di Robert Schumann.
“Credo che i diciotto mesi più ricchi e produttivi nella storia della musica siano stati quando Beethoven era appena morto e gli altri giganti del XIX secolo, Wagner, Verdi, Brahms, non avevano ancora iniziato – ha sottolineato al riguardo Benjamin Britten – mi riferisco al momento in cui Franz Schubert ha composto la Winterreise, la Sinfonia in do maggiore, le ultime tre sonate per pianoforte, il Quintetto per archi in do maggiore, come anche altre decine di splendide opere. La sola creazione di tali capolavori in quell’arco di tempo sembra incredibile, ma la ma la qualità dell’ispirazione, della magia, è miracolosa e supera ogni spiegazione”.
Sandro Cappelletto è una vera autorità in tema di musica e storia della musica: veneziano, è molto attivo come autore per varie case editrici; autore di trasmissioni per Rai-Radio Tre e per Rai 5, è Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana (di cui è stato direttore artistico) e Accademico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Giornalista professionista, scrive per il quotidiano “La Stampa” e dirige Studi Verdiani.
Marco Scolastra ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Perugia diplomandosi con il massimo dei voti e la lode con il maestro Franco Fabiani. Ha studiato successivamente con Aldo Ciccolini e Ennio Pastorino e ha frequentato corsi di perfezionamento con Lya De Barberiis, Paul Badura-Skoda e – all’Accademia Chigiana – con Joaquin Achúcarro e Katia Labèque. Ha suonato per importanti istituzioni musicali italiane ed estere. Come solista ha suonato sotto la guida di molti importanti direttori d’orchestra. Ha registrato per Phoenix Classics, Stradivarius, Brilliant Classics, Rai. Ha partecipato più volte al programma “Inventare il tempo” di Sandro Cappelletto in onda su Rai 5.
Il cartellone del festival è su www.camerinomusicfestival.it