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CAI Terni – Itinerario: da Cesi a Torre Maggiore, sulla vetta dei Martani

 

DA CESI A TORRE MAGGIORE. SULLA VETTA DEI MARTANI IN UN PERCORSO RICCO

DI STORIA, SPIRITUALITÀ, AMBIENTE E NATURA

 

Il sentiero 674 che da Cesi porta al monte Torre Maggiore è il percorso amato da tutti gli escursionisti ternani. Percorso ricco di storia, cultura, spiritualità, immerso in una rigogliosa vegetazione di macchia mediterranea, con un’altrettanto ricca fauna, qui possiamo imbatterci con i cinghiali, qualche volpe, scoiattoli, istrici e rapaci che volteggiano spesso sopra le rocche. Arrivati al caratteristico paese di Cesi, posto a 437 m sul livello del mare, ricco di storia, in quanto, in particolar modo nel periodo Medievale fu la capitale delle terre Arnolfe, lo dimostrano le chiese e i particolari dei palazzi di notevole interesse storico.

Il cammino inizia salendo per i vicoli del paese, arrivati nella parete sommitale, dopo un breve tratto asfaltato, si arriva alla chiesa di Sant’ Onofrio. Il sentiero continua inerpicandosi verso il costone della montagna, tra un fitto bosco. Dopo essere passati accanto ai resti di antiche rocche medievali, poste a controllo della vallata, si arriva alla chiesa di Sant’ Erasmo. Risalente al XII secolo, ma il luogo dove fu eretta, era un luogo di culto pagano, testimoniato dalla presenza di blocchi di pietra di epoca antecedente.

Proseguendo per il sentiero, si attraversa un bosco di lecci che ci porta al punto denominato Cisterne nuove. Qui si sale ripidi verso i prati sommitali della montagna. Negli ultimi metri della salita, si vede una recinzione metallica che circonda le rovine. Giunti a Torre Maggiore, a m 1120, il monte più alto della montagna Ternana, intorno a noi vediamo i ruderi di un’area di culto che formano due templi, risalenti al VI- V secolo A.C. Punto di riferimento per le popolazioni che si insediarono lungo le pendici dei Monti Martani. Di fronte a noi il panorama della vallata che si estende da Terni a Narni fino ad Acquasparta e oltre.

Scendendo verso le Cisterne Vecchie, incontriamo il monumento eretto in onore di Germinal Cimarelli, partigiano che con il sacrificio della sua vita, riuscì a salvare i suoi compagni dall’uccisione da parte delle milizie nazifasciste. Fu insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Infatti, la zona dei Martani è stata teatro di scenari di guerra delle forze partigiane per la liberazione dell’Italia.

Scendiamo facendo un percorso ad anello fino alla chiesa di Sant’Erasmo, per poi riprendere lo stesso sentiero che ci porterà nuovamente a Cesi.

 

DESCRIZIONE TECNICA DEL PERCORSO

Tipo di percorso: Anello

Dislivello in salita: +765 m

Distanza: 14 km

Tempo di percorrenza: 5 ore (escluse soste)

Difficoltà: E (escursionistica)

Segnaletica: biancorossa-Cai

Altitudine max: 1120 m

Carta: “Dai monti Martani ai monti Sabini, tra rocche medievali ed eremi,

attraverso antichi sentieri” 1/25000 – Cai Terni

 

L’ITINERARIO

Partendo dall’ingresso del paesino di Cesi, posto a 437 m, si sale per le scale tra le abitazioni, finite le scale si prende un viale asfaltato che ci porta alla chiesa, ormai abbandonata di Sant’Onofrio. Poco prima di arrivare alla chiesa sulla sinistra parte un sentiero segnato con bandierina CAI. Ora la salita si fa più ripida e la strada sempre più sterrata, in mezzo al bosco.

Arriviamo in un’area panoramica, indicata, dove possiamo ammirare tutto il territorio sottostante. Continuando seguendo i segni CAI il sentiero si fa sempre più stretto. Dopo una mezz’ora di cammino dalla chiesa di Sant’Onofrio in mezzo al bosco si intravedono delle rocche coperte dalla vegetazione. Proseguiamo in salita in mezzo al bosco e poco dopo arriviamo alla storica chiesa di Sant’Erasmo. Dopo una breve visita alla Chiesa, riprendiamo il sentiero passando per un breve tratto su carrareccia frequentata anche da auto. Il nostro sentiero si trova sulla destra, proseguiamo in salita ma meno ripida, poco dopo arriviamo in un’area aperta, proseguendo su questo prato verde, di fronte a noi, tra cespugli e rovi, ricomincia il sentiero in salita.

 

 

Ultimo tratto di salita ripida in mezzo alla vegetazione, poi il sentiero si apre, seguiamo gli ometti (mucchietti di sassi segna-via, ndr) per arrivare in cima al Monte Torre Maggiore a 1120 m slm, antica area archeologica. Dalla cima si può ammirare un panorama fantastico a 360°. Scendendo manteniamo la destra del sentiero seguendo gli ometti e i segni CAI quindi giriamo verso destra, attraversando un piccolo bosco di faggi ci troviamo di fronte il monumento al partigiano Germinal Cimarelli. Proseguiamo verso la carrareccia che percorreremo per un breve tratto, per poi girare a sinistra prendendo il sentiero 670 che passa nella parte sottostante del precedente.

Lo percorriamo per circa 670 metri per poi intersecarsi con il sentiero 674b proseguiamo per 900 metri per incontrarsi di nuovo con il sentiero 674 poco prima di tornare alla chiesa di Sant’Erasmo. Ripercorriamo l’ultimo tratto nello stesso sentiero fatto all’inizio fino alla chiesa di Sant’Onofrio e successivamente al paese di Cesi da dove eravamo partiti.

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