CAI Perugia – Itinerario: il Monte Gualandro. Nei luoghi di Annibale, con vista sul Trasimeno

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IL MONTE GUALANDRO

NEI LUOGHI DI ANNIBALE, CON VISTA SUL LAGO TRASIMENO

Il percorso dell’escursione è di circa 14 km e il dislivello attorno ai 500 metri e la durata può essere calcolata in circa 5 ore, soste comprese. La partenza e l’arrivo avvengono nel piccolo nucleo di Sanguineto, frazione di Tuoro: attenzione nella zona ci sono pochi parcheggi.

Il tracciato non presenta tratti ripidi ed è sempre ben segnalato dai segnavia del CAI con indicazione 927. Nella descrizione viene effettuato in senso antiorario ma, naturalmente, può essere percorso anche in senso orario. Non occorre particolare attrezzatura ma sono consigliabili buone calzature (meglio scarponcini), bastoncini e, vista la lunghezza, un certo allenamento.

Su Wikiloc è possibile scaricare la mappa dell’intero percorso ufficiale e della sua variante segnalata nella descrizione. Consigliabile effettuarlo in primavera, autunno e inverno, evitando l’estate perché la zona può essere molto calda.

 

 

DESCRIZIONE TECNICA DEL PERCORSO

Percorso ufficiale                   Percorso con deviazione

 

SVILUPPO COMPLESSIVO: 14 km

DISLIVELLO: + 500 metri

DIFFICOLTA’: E (escursionistico)

TEMPO DI PERCORRENZA: ore 5 (escluse soste)

SEGNALETICA: bianco/rossa CAI

PARTENZA e RIENTRO: Sanguineto, frazione di Tuoro sul Trasimeno

CARTA: Carte dei sentieri: Parco del Lago Trasimeno 1/25.000 – Regione Umbria

 

L’ITINERARIO

L’escursione ha un interesse paesaggistico e storico e si svolge sui crinali sopra il lago Trasimeno. La partenza avviene dall’abitato di Sanguineto, una piccola frazione di Tuoro il cui nome ricorda (come altri toponimi della zona, tipo Ossaia) la tremenda battaglia, storicamente nota come quella del Trasimeno, combattuta nel 217 a.C. e nella quale Annibale sconfisse pesantemente i romani.

Superato l’abitato, in leggera salita, si prende il largo sentiero CAI, segnato con il numero 927, che sale in direzione del Monte Castelnuovo. A tratti sassoso e un po’ scosceso, con una bassa vegetazione, il tracciato porta in due chilometri (circa un’ora di cammino) sul crinale dei colli attorno al lago.

Da lì, prendendo in direzione ovest un sentiero sulla sinistra, il percorso si fa pianeggiante e, sempre tra bassa vegetazione, si possono godere i primi panorami, oltre che sul lago, sulla Val di Chiana, le colline di Chianciano e Montepulciano, e su Cortona.

Da notare che lungo il percorso, o poco a lato, si possono incontrare dei cippi, alti circa un metro, che un tempo segnavano il confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Per un tratto si segue anche il sentiero 565 dei CAI toscani fino a lasciarlo nei pressi di una casa, appena iniziata la discesa. Giunti a un incrocio di cinque strade si prende quella proprio di fronte e dopo aver affrontato diversi saliscendi si ritorna sul crinale con la vista del Castello di Monte Gualandro che si raggiunge dopo circa 3-4 ore di cammino dalla partenza con una brevissima deviazione dal percorso segnato.

Qui è d’obbligo una sosta sui prati attorno alle mura per ammirare lo splendido panorama: tra l’altro questo è uno dei pochi posti da dove si possono ammirare il Lago Trasimeno nella sua interezza e tutte e tre le isole.

Purtroppo il castello è attualmente proprietà privata e quindi non è possibile visitarlo: peccato perché è stato ben ristrutturato all’interno ed è ben tenuto. La sua storia affonda nel tempo dato che è citato già in documenti del 917 e che è stato ricostruito dopo la distruzione avvenuta a metà del XIII secolo dai perugini. Nelle sue vicinanze è stata anche ritrovata una famosa stele etrusca del VI secolo a.C. che attualmente si trova al Museo Archeologico di Perugia.

Ripreso il cammino si scende in direzione della località Ca’ di Giano che si raggiunge attraversando un oliveto e da lì, su strada asfaltata, dopo circa 500 metri si svolta a sinistra e si imbocca un lungo rettilineo affiancato da alti cipressi che riporta verso Sanguineto.

Lungo questa parte del percorso si trovano due aree di sosta (la 8 e al 7) con cartelli del “percorso annibalico” che illustrano le fasi della battaglia che secondo il parere di molti storici ebbe le sue fasi principali proprio in questa pianura. Per chi volesse approfondire l’argomento questo percorso comprende oltre una dozzina di luoghi segnalati dove sono ricordati i principali avvenimenti della battaglia ma per la sua lunghezza può essere completato solo in auto oppure, meglio, in bicicletta.

Se però non avete un interesse specifico e soprattutto volete evitare di fare tre chilometri su asfalto vi proponiamo una deviazione che avviene poco dopo una villa, circa 10 minuti dopo essere partiti scendendo da Castel Gualandro. A quel punto, invece di dirigersi verso Cà di Giano in discesa, si prosegue dritto su una strada forestale che corre a mezza costa, in gran parte nel bosco. Si passa accanto a un paio di case diroccate e, sempre proseguendo in direzione est, si arriva a incrociare la strada di partenza poco sopra Sanguineto che si raggiunge in meno di 10 minuti.

 

 

Redazione Vivo Umbria: