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Bolletta dell'acqua: "Umbria la seconda regione più cara d'Italia, oltre il 25% in più della media nazionale"

PERUGIA – L’inquietante interrogazione è del consigliere regionale Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto). “La Giunta chiarisca  – chiede – quali sono le politiche di gestione delle risorse idriche e come mai l’Umbria risulta essere la seconda regione d’Italia più cara per bolletta idrica. Secondo una recente ricerca dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, infatti, nonostante l’abbondanza di acqua nella regione, i cittadini sarebbero costretti a pagare la seconda tariffa più alta di tutto il Paese, superiore di oltre il 25 per cento rispetto alla media nazionale”.
Bianconi chiede inoltre “quali azioni la Regione intenda porre in essere al fine di ridurre la dispersione idrica e il costo dell’acqua per le famiglie umbre, chiarendo altresì cosa verrà fatto  per scongiurare e prevenire ogni potenziale rischio per la salute dei cittadini”. Partendo dalle “indagini condotte lo scorso gennaio dal Dipartimento di prevenzione della USL Umbria 1 e Umbra Acque sulle condutture dell’acquedotto regionale” Bianconi chiede se, in particolare, “saranno effettuate ricerche di fibre di amianto nelle acque della rete potabile anche nel territorio di competenza dell’Azienda Usl Umbria 2 e i tempi entro cui
verranno sostituite tutte le tubature di eternit danneggiate”.
“Abbiamo raccolto – spiega il consigliere regionale – diverse segnalazioni e dato voce alla preoccupazione di molti cittadini che hanno appreso come parte delle tubature sia stata realizzata con fibre di cemento amianto e che, con il tempo e l’usura, queste potrebbero avere rilasciato questo tipo di sostanza altamente cancerogena. La Regione ha il dovere di garantire la salute come bene primario e  la salubrità dell’ambiente di vita eliminando
tutte le possibili cause di inquinamento. Inoltre, non si possono penalizzare i cittadini, già stremati dalla crisi, facendo scontare loro il costo della vetustà delle condotte. Occorre adottare comportamenti etici che prevedono, nella lotta agli sprechi, anche un controllo attento e un’accurata manutenzione delle condutture pubbliche. Nessuno si aspetta la bacchetta magica – conclude Bianconi – tuttavia pretendiamo che questa Amministrazione manifesti la volontà e la sensibilità di inserire il tema ambientale tra le
priorità dell’agenda di Governo, per il benessere di tutti gli umbri di oggi e delle generazioni future”.

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