TERNI – Franco Porchetti è uno scrittore ternano soprattutto di noir, libri che lasciano con il fiato sospeso creati per suscitare suspense e per non staccare mai gli occhi dalle pagine che scorrono veloci sino alla fine, nel tentativo di districarsi negli intrecci e nei misteri che il testo genera. Un’arte sottile strettamente legata alla psicologia e nella capacità dello scrittore di creare quella tensione sottesa sino al climax, attraverso le parole. Porchetti conta all’attivo già numerosi prodotti letterari con cui si è in breve conquistato una certa notorietà come scrittore abile e acuto. Il suo nuovo lavoro si intitola “Black Angel”, si ispira al film Black Dahlia, film del 2006 di Brian De Palma, ma il noir di Porchetti è molto più “sottile” del film e immette nella storia narrata molti altri particolari. Il libro narra di uno spregiudicato giornalista di cronaca nera che viene coinvolto direttamente nelle indagini su un caso dai contorni misteriosi e sfuggenti. Il romanzo prende spunto da fatti realmente accaduti nel 1947 a Los Angeles. Fu un caso molto seguito dai media dell’epoca ed è tuttora irrisolto. Ha già ispirato libri e addirittura un film, ma la storia e la trama intessute in questo libro differiscono molto dalle precedenti opere ispirate allo stesso caso. Qui il taglio è più intimista e psicologico, con una giusta dose di umorismo e qualche pennellata di elegante erotismo.
Il noir di Franco Porchetti è già stato selezionato tra le opere finaliste del Premio “1 giallo x 1.000”, seconda edizione. E’ edito da Zerouno Undici edizioni e sarà in libreria dal 31 gennaio.
Franco Porchetti è nato a Terni diversi anni fa, ha sempre operato nel mondo dell’espressione artistica e creativa incontrando sulla sua strada maestri come Giulio Maccacaro, Frederic Rossif, Dario Fo, Chet Baker. Si è dedicato alla scrittura a partire dal 2006, prima come Seo webmaster e copywriter, poi, dopo aver frequentato un seminario di scrittura creativa di Vincenzo Cerami, come ghost writer. Da sempre appassionato di gialli e della lettura in genere, ha deciso di fare il grande salto e passare dall’altra parte della pagina firmandosi, finalmente, con il proprio nome.
E’ lo stesso Porchetti a raccontare la genesi della sua idea letteraria: “Il 15 settembre 2019 ho letto, per caso, di un concorso nazionale per romanzi gialli: 1 giallo x 1000 a cura della Zerouno Undici Edizioni. Ho sempre pensato che prima o poi avrei scritto qualcosa. E’ arrivato il momento, mi sono detto, e in 25 giorni ho scritto questo romanzo noir intitolato “Black Angel” ispirato a un delitto realmente accaduto e tuttora irrisolto. Ha passato tre gradi di selezione ed è entrato tra i finalisti che verranno pubblicati durante il 2020. La cosa mi ha, chiaramente, spronato a scrivere ancora. Così ho scritto e pubblicato “Morti a Venezia” dal quale è emerso un personaggio letterario così prepotente da costringermi a dargli un seguito e inaugurare una serie a suo nome: “Le leggendarie inchieste di Max Castellani investigatore privato a Londra”. La seconda inchiesta, pubblicata da pochi giorni, s’intitola “La pendola di Unche” ed è ambientato a Roma. Nel frattempo, ho anche inviato un racconto breve dal titolo “Un libro fortunato” al concorso Racconti nella rete organizzato da Lucca autori e Castelvecchi Editore. Anche in questo caso il racconto è stato selezionato per la pubblicazione nella relativa antologia che sarà pubblicata a luglio 2020″.