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Birra Perugia, una lunga storia e un sogno che continuano: nuovo birrificio per guardare al futuro

Birra perugia insegna fabbrica

PONTENUOVO DI TORGIANO – Sono poche le aziende che riescono a creare un legame intimo, quasi simbiotico, con la propria città. Birra Perugia è sicuramente una di queste. Tra i passaggi epocali che hanno caratterizzato questo storico marchio cittadino, sabato 30 novembre se ne è scritto un altro e fondamentale per  il futuro del birrificio, con l’inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo.
Davvero affascinante è la storia di alcuni giovani, innamorati delle proprie radici e della birra artigianale, che hanno deciso di “restituire” alla città un pezzo della sua storia. Nel 2013, dopo quasi 90 anni, Perugia è tornata ad avere una birra che porta il suo nome, riempiendo di colore una storia in bianco e nero, che evoca antichi splendori e un fascino senza tempo, ancora oggi tramandato da splendidi manifesti d’epoca e da vecchie campagne pubblicitarie.
La storia della birra a Perugia, infatti, vanta un passato prestigioso. Una delle pietre miliari di questa nobile tradizione fu posta nel 1875, quando venne fondata la Fabbrica della Birra Perugia da Ferdinando Sanvico. In quegli anni l’azienda aveva sede in alcuni locali di palazzo Silvestri, nella centrale via Baglioni, vicino ai depositi di neve ubicati nei sotterranei della Rocca Paolina e utilizzati all’epoca come primordiali frigoriferi per la maturazione e la conservazione della birra, fatta in appositi fusti di rovere. Il tutto prima di trasferirsi nei più ampi locali di via Oradina (oggi via Bartolo), che saranno la sede della Fabbrica fino alla fine degli anni Venti, quando Birra Perugia cessa la sua attività.
Un oblio durato per decenni e interrotto intorno alla metà degli anni Duemila, grazie ad un gruppo di amici che comincia a progettare la “rinascita” del birrificio. Obiettivo dichiarato: produrre una grande birra artigianale e di rendere contemporaneo un prestigioso pezzo di storia. Dopo anni di studi, ricerche, tentativi e sacrifici, nel 2013 la Fabbrica della Birra Perugia è di nuovo realtà con una prima sede in una vecchia officina a Pontenuovo di Torgiano.

 
Nei soci c’è quindi l’orgoglio di aver riportato in vita un marchio storico cittadino e della regione e ora anche quello di continuare ad avere, grazie ad una nuova fabbrica, un dialogo diretto con le tante persone che amano questa birra. Ed il sogno Birra Perugia così continua, anzi si rafforza. L’antico birrificio ha così trovato una nuova casa. Molto vicino a quello precedente, il nuovo stabilimento produttivo (via Bufaloro n.23, Torgiano) lancia l’azienda umbra verso il futuro, pur nel segno di un innegabile radicamento storico e territoriale. Sabato 30 novembre si è tenuta la presentazione ufficiale della fabbrica, compresa la taproom e il beershop, la mattina davanti a stampa e istituzioni e il pomeriggio con una grande festa aperta al pubblico e caratterizzata da degustazioni di birre e streetfood.
Tecnologia all’avanguardia e sensibilità artigiana, piccoli numeri e grandi ambizioni. Birra Perugia resta un birrificio “minuscolo”, almeno se si guarda il mondo della birra nel suo complesso, che quest’anno confermerà i 1.500 ettolitri prodotti nel 2018. Ma se i numeri sono confidenziali, tanto che in alcuni casi bisogna aspettare per avere le birre desiderate, sul fronte della qualità siamo ai massimi livelli.
“Il nuovo birrificio ci permetterà di aumentare un po’ i volumi – affermano i soci e i collaboratori di Birra Perugia – ma il vero motivo di questo investimento è migliorare ancora le nostre birre, la sicurezza e il comfort di tutti quelli che ci lavorano, razionalizzare logistica e produzione, per dei risultati sempre migliori. Siamo ormai una specie di famiglia, davvero  molto affiatata, e avevamo bisogno di una casa più confortevole”.
Una casa che riceverà molti ospiti, a quanto pare, visto che nel nuovo birrificio c’è un delizioso punto vendita e una bella taproom (termine americano che sottolinea la presenza di un bancone con le spine, per bere direttamente alla fonte le birre prodotte).
“Siamo molto legati alla nostra terra e ci piace il rapporto diretto con i clienti, da vero local brewery” confermano i ragazzi del team che poi aggiungono: “Per questo abbiamo voluto fortemente il negozio per la vendita diretta al birrificio e la taproom per poter bere le birre che facciamo nel luogo in cui vengono prodotte. Filiera corta, freschezza, trasparenza. Nella birra, come in molti altri settori, questi sono valori imprescindibili”.
Ma come sono le birre con il grifo rampante in etichetta? Artigianali, anzitutto. Dunque autentiche, ricche di personalità, non pastorizzate, non filtrate, senza conservanti né additivi. E rifermentate in bottiglia. Birre che raccontano il legame tra le materie prime più naturali, l’acqua purissima delle sorgenti umbre e il saper fare di chi le realizza.
C’è da giurare che saranno in molti ora a frequentare lo shop di Birra Perugia, brand che è entrato nel cuore della città anche grazie ai tantissimi premi vinti in questi anni di attività. Non vanno infatti dimenticati i tanti successi in Germania e in Belgio, così come l’incredibile riconoscimento di Birrificio dell’Anno nel 2016. A volte i sogni si realizzano e il progetto Birra Perugia lo dimostra.

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