PERUGIA – In una nota Fp Cgil Umbria, Flc Cgil Umbria e Filcams Cgil Perugia denunciano la situazione critica nella quale si trovano 23 lavoratori e lavoratrici dei servizi bibliotecari dell’Università degli di Perugia, tutti giovani specializzate che gestiscono questi servizi per l’ateneo perugino in appalto con la cooperativa sociale di Milano Caeb. “Dal 13 aprile – affermano i sindacati – la Caeb non gestisce più il servizio a causa della scadenza del contratto d’appalto e, a causa di ciò, ha sospeso i lavoratori. L’Università, già nel mese di novembre, aveva predisposto una nuova gara che poi è stata ritirata a febbraio. Oggi quindi ci troviamo di fronte a un servizio di apertura delle biblioteche agli studenti con orario ridotto e con 23 lavoratori altamente specializzati, per la maggior parte donne, che rischiano di perdere il posto di lavoro”.
Alla luce di ciò, i sindacati hanno organizzato un’assemblea e chiesto un incontro con il rettore, i dirigenti che gestiscono i servizi bibliotecari e la cooperativa per cercare possibili soluzioni. “A oggi – spiegano però i sindacati – nessuna risposta è arrivata dall’Università. Questo è un fatto grave e pertanto sollecitiamo pubblicamente le istituzioni universitarie ad aprire immediatamente un tavolo di confronto, anche a seguito della risposta giunta dalla cooperativa Caeb, la quale si dice disponibile a proseguire la gestione del servizio, in proroga, fino al perfezionamento della gara e alla nuova relativa assegnazione. Non possiamo permetterci di perdere 23 posti di lavoro altamente specializzati e di ridurre un servizio fondamentale come quello delle biblioteche. Di questa situazione informeremo anche coloro che usufruiscono direttamente del servizio, attraverso le rappresentanze degli studenti. Ci riserviamo qualsiasi iniziativa di mobilitazione qualora non si trovino soluzioni che salvaguardino l’occupazione e la qualità del servizio”.