TODI – Todi simbolo dell’intera Umbria che omaggia l’arte di Beverly Pepper e il suo sincero, spassionato attaccamento a questa terra. Una data da ricordare, dunque, quella di oggi 9 aprile, giorno in cui è stata inaugurata a Todi, in via della Valle inferiore 6, la sede espositiva permanente della Fondazione Progetti Beverly Pepper, ambiente interamente dedicato alla celebre artista americana, vicino alla centralissima Piazza del Popolo.
Lo spazio si trova a pochi passi dal Parco di Beverly Pepper, il museo a cielo aperto inaugurato nel 2019 e costituito da ben sedici sculture che l’artista donò alla cittadina umbra. In continuità con il Parco, la sede espositiva rappresenta una tappa fondamentale per scoprire o approfondire il complesso percorso artistico di Pepper di cui sono esposti sia un ampio corpus scultoreo che un’inedita selezione di disegni e pitture antecedenti alla svolta plastica del 1960, vere e proprie testimonianze del suo primo incontro con la cultura e la società europea.
“Siamo particolarmente fieri e onorati – dichiara Michele Ciribifera, presidente della Fondazione Progetti Beverly Pepper – di essere riusciti a costituire un luogo interamente dedicato all’artista. Dopo il Parco di Beverly Pepper, la sede espositiva segna il raggiungimento di un altro obiettivo volto all’individuazione di punti di riferimento dell’arte contemporanea all’interno di contesti storici così importanti come quello di Todi, città a cui la scultrice rimase per sempre legata. Con la speranza di incrementare il livello di attrazione turistica e culturale del territorio, ci auguriamo di poter quanto prima arricchire questo progetto con l’apertura di un ulteriore spazio che ospiterà il coordinamento di tutte le attività di nostra competenza”.
VIAGGIO NELL’UNIVERSO PEPPER
L’esposizione inaugurata oggi accompagna il pubblico in un viaggio a ritroso nella carriera dell’artista facendo luce sulla ricca sperimentazione di materiali e tecniche che Pepper – formatasi come grafica pubblicitaria e industriale, divenuta poi pittrice e infine riconosciuta come scultrice – ha praticato per tutta la sua vita, trascorsa tra America, Europa e la cittadina umbra. La ricostruzione delle sue molteplici esperienze biografiche è resa fruibile grazie a un allestimento che più che cronologico si fa suggestivo e associativo, per uso di colori e sviluppo delle forme, a svelamento di una continuità poetica, nonostante i continui cambiamenti di linguaggio. Le primissime produzioni grafiche dialogano, quindi, con le più recenti, in un tutt’uno integro e unitario. A completare l’esposizione una proiezione video in cui le parole dell’artista guidano il pubblico nella visita dello spazio.
Foto: Zouhair Bellahmar
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