E’ stato pubblicato nei giorni scorsi “Horizontal rain”, il nuovo album solista di Bernardo Lanzetti, frutto di un lavoro lungo ed accurato.
Il titolo, pur essendo stato concepito da diverso tempo, è ben aderente a quanto accaduto di recente con questa brutta storia della pandemia; la “pioggia orizzontale” è infatti la metafora di qualcosa che ti colpisce e non ti aspetti, destabilizzandoti. Tutte le musiche ed i testi sono del cantante tranne due, “Heck Jack” e “Genial!” di P.J. Marmot. Otto brani con testo in inglese ed una in italiano; era già accaduto nell’ultima prova degli Acqua Fragile, “A new chant”, dove l’album era tutto in inglese e trovò posto un solo testo in italiano.
L’album parte in quarta con “Walk away”; inizio con chitarre prog oriented a ricordare atmosfere vicine a Steve Hackett e dopo un giro di basso entrano gli altri strumenti, comprese le tastiere di Derek Sherinian ed il violino di David Cross; un brano molto azzeccato.
“Heck Jack” dopo un intro quasi elettronico si dipana come un robusto rock blues, con tanto di fiati e Tony Levin a contrappuntare con il suo stick.
In “Lanzhaiku” è presente David Jackson con il suo sax baritono; il brano, dalla vena melanconica con riferimenti alla poetica tipica giapponese non mi ha entusiasmato; allora molto meglio la successiva “Time is king”, con una grande prova vocale del cantante cremonese ed ottimamente arrangiata da Andrea Cervetto.
Altro buon brano è “Genial!”, che dopo un attacco spagnoleggiante, che torna in maniera ciclica, ha un bel riff di chitarra.
“Conventional” ha un carattere più intimista e solenne al tempo stesso; in “Ero un num ero”, il brano in italiano, Lanzetti si affida in parte al glovox e “gioca” con il testo a proposito del titolo.
La title-track ha un andamento orientaleggiante e diventa interessante nella seconda parte con la chitarra di Marco Colombo. Il bel finale corale è con “Different”, con le tastiere protagoniste; un brano con la giusta tensione che vedrei bene come immaginario soundtrack. Nel complesso sicuramente un buon lavoro; Lanzetti ha impiegato tempo per confezionare l‘album ma si può dire ne valesse la pena.
Tracklist
01- Walk Away
02 – Heck Jack
03 – Lanzhaiku
04 – Time is king
05 – Genial!
06 – Conventional
07 – Ero un num ero
08 – Horizontal rain
09 – Different
Musicisti: Alesia Baltach, violoncello 7; Marco Brioschi, tromba 2; Andrea Cervetto, chitarre, basso tastiere, arrangiatore 2 e 4; Kim Chandler, cori 1 e 2; Marco Colombo, chitarre 5 e 8 ; David Cross, violino 1; Tony Franklin, basso 1; Pier Gonella, chitarre 6; Franco Grandoni, Direttore del Coro 9; David Jackson, tutti sassofoni e flauti 3; Bernardo Lanzetti, voce principale e corista, chitarra acustica, armonica, pre-produzione e programmazione; Tony Levin, stick 2; Dario Mazzoli, basso 5; Sara Wilma Milani, cori 3; Carlo Napolitano, trombone 2; Jonathan Mover, batteria 2, 5 e 8, Alex Polipo, batteria 4; Giancarlo Porro, sax e corno 2; Derek Sherinian, tastiere 1; Pier Vigolini, tastiere 6.
Cori in Different”: Luisa Baiocco, Federica Bastianelli, Silvia Metelli, Michelle Rainone, Gabriele Santoni, Teo Tiburzi, Gabriele Serano.