Bernardino Romanelli in fede "Francesco da Precetto" presto alla gloria degli altari

FERENTILLO – Il 24 febbraio sara’ una data importante per il paese della Valnerina, inquanto, alla presenza di autorita’ competenti, civili e religiose verrà eseguita una ricognizione delle reliquie di Francesco Romanelli da Precetto, Sacerdote e Predicatore dell’Ordine dei frati Cappuccini. Il luogo e la chiesa di Santo Stefano a Precetto dove il Frate e’ stato traslato nel 1890.
Ma andiamo con ordine, e riportiamo della documentazione dal volume  “Ferentillo Segreta storia di un principato“. Francesco e’ nato a Precetto da Domenico Angelo e Margherita Romanelli il 27 Febbraio del 1564 e morto a Precetto il 6 Gennaio del 1645. Fu battezzato con il nome di Bernardino. Fu sepolto dapprima a Santa illuminata sotto il pulpito a destra di chi vi entra, poi nella cappella del Santissimo Crocifisso e il suo cuore collocato dentro una cassettina.
Nel 1890 le sue spoglie furono portate nella chiesa di Santo Stefano alla destra dell’altare maggiore sotto la prima colonna. Le famiglie Romanelli conservano alcune reliquie come il bastone, la bisaccia, un scatola in legno. Compi’ nella sua lunga vita numerosi miracoli volti al bene dei poveri, vedove ed orfani. All’ eta’ di 25 anni entro nel convento dei Frati Cappuccini di Amelia; vesti l’abito Serafico il 4 maggio del 1589 per le mani di Padre Felice da Nocera. Fu ordinato sacerdote ad Assisi da Monsignor Marcello Crescenzi il 28 settembre del 1595. Uno dei miracoli più conosciuti e’ quello di aver trasformato durante una carestia, le pietre del fosso di Precetto in filoni di pane e così sfamo’ sia i confratelli che alcuni paesani; trovandosi un giorno a Piediluco insieme ad un altro frate, non avendo avuto disponibile una zattera per carenza di soldi, per raggiun gere l’altra riva, stese il suo mantello sull’acqua e, dopo aver fatto il segno della croce vi salì con il confratello  raggiungendo  così miracolosamente l’altra sponda; altro miracolo narra della guarigione di una giovane che caduta da un albero si era spezzato le gambe; altro straordinario miracolo e’ quello di aver richiamato in vita, per alcuni minuti Padre Giovanni Battista da Precetto morto improvvisamente senza Sacramenti, dopo averli ricevuti, il sacerdote si addormentò nella pace del Signore.
Tanti altri di miracoli sono scritti nella documentazione allegata alla causa come, ad esempio, che fece sgorgare acqua fresca da una pietra per dissetare un viandante; raddoppio il raccolto del grano di una povera vedova. Di padre Francesco fu iniziato più volte la causa di beatificazione come si osserva nell’archivio Arcivescovile di Spoleto (vol. Ms.rilegato pag.212 processus de cultu non exhibito fabricatus autoritate ordinaria Ferentilli per rev. mum D.Celsum Seraphinum Vicarium Generalem Lateranensem in causa Beatificationis et Canonizzationis Servi Dei p. Francisci Romanelli de Precetto Ordinis Min. Capp. Sacerdoti et Predicatoris. Hic processus inceptus fuit die 8 mensis martii 1688 et completus fuit die seconda mensis novembris 1689. Nel volume rilegato di cc 786 si legge: 1689/1690 processus de vita integritate virtutibus miraculis auctoritate ordinaria per rev.mum D. Celsum Seraphinum Vic. Gen. Lat. Qui natus Precepti 27 feb.1564 et obii ibidem in venerabili conventus S.Illuminatae die 6 ianuari 1645. Processus inceptus fuit die 12 mensis junii anno 1688 et completus anno 1690. Nel 1890 fu fatta la ricognizione del corpo ( fasc. ms. 12); atti della ricognizione delle reliquie del Ven. Fra Francesco Romanelli da Precetto dell’Ordine Minori Cappuccini. Processo fu ripreso nel 1905 ( fasc. ms. 28) processus ordinaria in causa Beatificationis et Canonizzationes Venerabilis Servi Dei Francisci a Precetto Ord. Min. Capp”.
Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.