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Basta con le stragi di animali: l’invocazione del National Animal Rights Day svolto anche a Perugia

PERUGIA – Ogni anno nel mondo, circa 200 miliardi di animali marini e terrestri vengono allevati e uccisi dall’uomo per cibo, sperimentazioni, divertimento, lavoro, moda. 500 milioni di esseri viventi al giorno, dalle balene ai piccoli roditori, dai volatili alle creature del mare, cavalli, maiali, mucche, capre, pecore, visoni… nessun animale è al sicuro su questo pianeta.

Per sensibilizzare sul tema, è nato 14 anni fa il Nard, National Animal Rights Day, una giornata totalmente dedicata agli animali, un evento annuale ideato dall’organizzazione americana “Our Planet Theirs Too”, per commemorare le vittime, educare le persone aumentandone la consapevolezza e fornire loro informazioni pratiche.

Una giornata definita “Giorno della memoria e dell’indipendenza” per gli animali, il Nard è un evento globale che si svolge ogni anno a giugno in sempre più paesi del mondo. Tra le dieci città coinvolte in Italia, anche Perugia il 2 giugno è stata teatro della celebrazione, portata avanti ed organizzata da un numeroso gruppo di attivisti.

 

 

In piazza Italia il cielo è grigio ma ha smesso di piovere, nell’aria, atmosfera di solidarietà e determinazione.

Il primo momento è la cerimonia commemorativa. Lentamente, vestiti di nero e con in mano un fiore bianco i partecipanti si dispongono dietro la lapide, ognuno con un cartello che mostra foto e nome degli animali che hanno perso la vita a causa dello sfruttamento umano. E’ un momento toccante di grande intensità emotiva e le lacrime scorrono su molti visi, mentre si ascoltano le storie di sofferenza che vengono lette al microfono. Il gallo infilato vivo in una busta di plastica e venduto al mercato come un oggetto, il delfino che muore da solo in un parco acquatico dimenticato dopo 15 anni di cattività, il maiale che vive la sua vita in una gabbia senza potersi muovere, il proiettile che uccide il cervo, il pulcino maschio tritato vivo perché non produttivo, il coniglio nello stabulario… Storie di ordinaria violenza che troppo spesso non si vogliono nemmeno ascoltare. Storie disturbanti che mettono in discussione tutto di noi e della società attuale. Storie senza lieto fine ma che racchiudono però un cuore di speranza, quello di creare un futuro migliore per gli animali ancora in vita e per quelli che nasceranno.

Deposti i fiori, viene letta la Dichiarazione dei Diritti degli Animali che chiunque può firmare accedendo alla piattaforma anche tramite QR code.

 

 

La seconda parte è informativa, vengono distribuiti volantini e si parla con chi è interessato al tema, cercando di costruire con le persone dei ponti di comunicazione: “cercheremo di sensibilizzare le persone sull’argomento –  spiega Francesco Puxeddu, tra gli organizzatori del Nard ed attivista Anonymous for the Voiceless – facendo capire cosa possono fare loro in prima persona per far sì che questo non accada più. Cerchiamo di raggiungere più persone possibile per informarle su quello che è l’argomento. Un argomento di grande attualità perché con Food for Profit si è aperto una sorta di spartiacque in cui tante persone hanno cominciato ad accostarsi al mondo vegan”.

Protagoniste della terza e ultima parte, quella celebrativa, le storie di Beatrice e Tullia, responsabili dei due dei santuari per animali presenti sul nostro territorio, Il Rifugio di Bea di Perugia ed il Piccolo Santuario Pai di Assisi, le parole del poeta Francesco Pullia e gli interventi delle attiviste di Anonymous for the Voiceless.

 

Ognuno con il suo dolore e la sua forza, la convinzione nel cuore che in questa lotta ogni gesto conti.

Per dare la voce a chi non ce l’ha, “fino a quando ogni gabbia sarà vuota, e ogni animale libero”.

 

 

 

 

 

Fonti: https://www.fao.org/faostat/en/#data/QCL

https://fishcount.org.uk/fish-count-estimates-2/numbers-of-farmed-fish-slaughtered-each-year

https://www.laverabestia.org/animal-killing-counter/

 

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