SPOLETO – E’ il giorno forse più elettrizzante del Festival di Spoleto ma anche quello, al contrario, più melanconico perché segna la fine di giorni culturalmente esaltanti.
Tant’è, la sessantasettesima edizione questa sera alle 19.30, in Piazza Duomo, mette in scena il concerto finale. Sul podio quella che ormai potremmo definire una amica del Festival, Barbara Hannigan, star mondiale dalla voce straordinaria che torna di nuovo a Spoleto in veste di direttore d’orchestra unendo direzione e canto.
In Piazza Duomo il concerto di stasera propone le note dell’opera immortale Girl Crazy, i capolavori di diverse epoche, Le festin de l’araignée di Albert Roussel (1869-1937) , Novecento francese, la Sinfonia n. 104 London di Franz Joseph Haydn (1732 – 1809), “ fu la sua ultima sinfonia, una sorta di testamento spirituale che il vecchio compositore lasciava al nuovo secolo, l’Ottocento, che stava per nascere” e il Valse triste op. 44 n. 1 di Jean Sibelius (1865-1957).
