“Azzurro per l’ospedale” dona una poltrona multifunzionale all’ospedale di Castiglione del Lago

CASTGLIONE DEL LAGO – L’Associazione “Azzurro per l’ospedale” ha donato all’ospedale di Castiglione del Lago una poltrona multifunzionale destinata ad assistere il paziente durante trattamenti o somministrazione di terapie. L’acquisto è stato possibile grazie ai fondi recentemente raccolti dai gruppi “Facciamocela passà” e “Manzo Team Volley”. 2.400 euro interamente devoluti per questo scopo benefico e ottenuti con la vendite di t-shirt e con l’organizzazione di un torneo di beach volley.

Per questo motivo sabato scorso, alla consegna della poltrona, ha preso parte, oltre alla presidente di “Azzurro”, Chiara Maida Pagliccia, anche Matteo Barbini per “Manzo Team” (assente invece per motivi personali Marco Santarelli di Facciomocela Passà”).

La poltrona è stata collocata nell’area Day hospital medico, dove verrà impiegata per le procedure di pre-donazione del sangue.

Si tratta di un dispositivo molto confortevole, ad altezza variabile tramite colonna telescopica elettrica ed orientabile nell’inclinazione. Un oggetto insomma in linea con le donazioni di Azzurro, tutte tese a migliorare i livelli di comfort e benessere dei pazienti.

“Ci mancava un dispositivo di questo genere – ha dichiarato il responsabile Direzione Medica Ospedali del Trasimeno Stefano Lentini -. Siamo profondamente grati alle associazioni castiglionesi, non solo per il contributo materiale, ma per la vicinanza morale a questa struttura, dimostrata ancora più nel periodo della pandemia”.

“L’ospedale è nel cuore di tutti – ha commentato Pagliaccia – e il risultato lo sta a confermare. A causa dei lavori presso la struttura ospedaliera, Azzurro è stata costretta a rallentare nella sua opera di sostegno, ma appena saranno completati torneremo ad essere pienamente operativi”.

Alla cerimonia di consegna della poltrona hanno preso parte anche il sindaco castiglionese, il presidente dell’Avis Franco Salvi e il responsabile delle professioni infermieristiche Massimo Lunghini.

 

Redazione Vivo Umbria: