CASTIGLIONE DEL LAGO – Dopo il grande sforzo compiuto nel primo lockdown, quando, grazie ad un “gioco di squadra” riuscì a procurare dispositivi di protezione per un valore di circa 18.000 euro, l’associazione castiglionese “Azzurro” è scesa di nuovo in campo a favore dell’ospedale di Castiglione del Lago.
Già consegnati più di ottomila guanti, divisi tra medicina, neurologia, laboratori, radiologia, chirurgia, dialisi, sala operatoria di pronto soccorso, e 180 tute protettive. E ancora, secondo quanto rende noto la presidente Chiara Maida Pagliccia, 3.000 copricapo e 1000 copri scarpe per il 118 e i vari reparti. Mentre sono in arrivo due lavagne magnetiche che serviranno alla futura ala di Medicina e ci si sta interessando per procurare camici idrorepellenti.
Il valore del materiale consegnato nelle ultime settimane ammonta a 4.380 euro.
“Purtroppo – commenta la presidente – le donazioni 2020 consistono nella maggioranza dei casi in dispositivi individuali di protezione, indispensabili per la sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti. L’associazione è intervenuta quando l’azienda sanitaria ritardava nei rifornimenti. L’ultima richiesta però è un segnale di speranza verso la normalità del nostro ospedale. Infatti, sta per essere aperta la nuova ala della Medicina, con sei camere di degenza e gli operatori vorrebbero attrezzarla al meglio. Per questo stiamo per mettere loro a disposizione due grandi lavagne magnetiche che sono il simbolo e lo strumento su cui ruota la comunicazione dell’equipe assistenziale”.
Nel frattempo “Azzurro” sta concentrando le sue attenzioni sul Centro di salute e ha già comunicato la propria disponibilità a collaborare in questa fase emergenziale per migliorare il servizio per i pazienti in attesa di visite ed analisi. “Azzurro – riferisce Pagliccia – auspica l’installazione di un totem per ottimizzare le chiamate, rendendosi disponibile anche alla fornitura, qualora il costo fosse da noi sopportabile. Inoltre stiamo spingendo affinché il Cup indichi con maggiore precisione gli orari degli appuntamenti, così da contenere i tempi di attesa presso la struttura. Abbiamo comunicato le nostre intenzioni sia all’Amministrazione comunale che ai responsabili sanitari. Siamo in attesa delle loro risposte”.