ASSISI – Dopo oltre dieci anni la città di Assisi, con l’approvazione del Consiglio comunale, si è dotata di un nuovo manuale dell’arredo urbano e del decoro degli spazi pubblici che revisiona l’atto datato, in tutti i sensi, 2011.
Il presidente del Consiglio, Donatella Casciarri, si è soffermato sul contributo che il Comune concederà a quegli esercenti che si adegueranno nel 2024 e 2025 alle nuove regole contenute nel piano: “Le risorse messe a disposizione sono nella misura del 40 per cento per investimento e il Comune ha stabilito 150 mila euro per il 2024, la stessa cifra per il 2025. Anche l’amministrazione dovrà effettuare degli investimenti per esempio per panchine, contenitori rifiuti, fioriere e la somma prevista ammonta a 300 mila euro suddivisa nei due anni”.
Sui dettagli tecnici e soprattutto sulle installazioni temporanee di suolo pubblico e sulle agevolazioni tariffarie per i commercianti si è soffermato il vice sindaco Valter Stoppini, delineando la possibilità di richiedere la proroga per occupazione di spazi in ‘deroga Covid’ fino al 31/12/2023 (previa richiesta da inviare al comando di polizia locale) nonché ricordando i vantaggi che ci saranno dopo l’approvazione del nuovo manuale: tariffe equiparate al valore ‘permanente’ e tempi certi ed omogeneità nelle autorizzazioni.
Il sindaco Stefania Proietti ha introdotto il dibattito: “E’ stato un grande lavoro di analisi dello stato dell’arte, di condivisione tecnica e politica, di dialogo con le persone, le associazioni di categoria, i portatori di interesse, partito con un primo progetto redatto da esperti e sottoposto alle osservazioni e ai suggerimenti delle categorie e dei cittadini con diverse riunioni, format, assemblee pubbliche e anche con la possibilità di inviare contributi attraverso un form nel sito istituzionale, il tutto con la finalità di elaborare un atto che tuteli il più possibile il nostro territorio ed, insieme, la filiera del commercio identitario di Assisi in particolare il valore umano di tanti esercenti che fanno della loro professione un motivi di vita e non solo di lavoro. E’ stato un percorso lungo che parte dal manuale del 2011 (che a sua volta aveva un antecedente nel 1987) e risponde a un impegno preso nelle linee guida di mandato amministrativo oltre che esprimere un valore identitario della nostra città. La revisione del manuale ha come finalità principale – ha aggiunto – quella di assicurare la persistenza nel tempo dei valori distintivi degli spazi pubblici di Assisi che sono alla base della sua iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (che ha finanziato l’intervento di progetto) e quindi di promuovere la conservazione e il recupero degli arredi di valore storico-artistico e di interesse testimoniale e, al tempo stesso, di adottare elementi coerenti fra di loro e con i caratteri dello spazio urbano che non pregiudichino l’immagine consolidata della città. Il manuale, che contiene una gran mole di schede e di informazioni (più di 2.900 tra abachi e schede), rappresenta anche uno strumento per valorizzare la qualità delle attività commerciali del centro storico legate al turismo, che rappresentano un elemento determinante dell’offerta turistica della città di Assisi, attenta alle peculiarità ed eccellenze, in controtendenza rispetto al rischio di omologazione connesso alla grande distribuzione. Il nuovo piano – ha concluso – dettaglia con maggior dovizia di particolari gli elementi architettonici pubblici e privati, specificandone le disposizioni a seconda della componente strutturale interessata e si inserisce nel passaggio temporale e storico dell’ottavo Centenario Francescano e si pone un obiettivo straordinario in un momento storico unico come il 2026: quello di rendere Assisi ancora più bella”.
IL DIBATTITO
Stefano Apostolico (Fdi): “Andavano ascoltati prima i commercianti e poi si faceva il progetto, questo piano sembra un cartello politico elettorale”. Giuseppe Cardinali (Assisi Domani): “Il metodo scelto è stato quello di fotografare la situazione attuale, quindi il confronto e la partecipazione con l’ascolto delle opinioni di tutti e l’accoglimento di osservazioni. Un percorso ineccepibile”.
Francesco Mignani (Lega): “Questo piano è stato realizzato in previsione del 2026, ma andrebbe applicato per le nuove attività, non può essere retroattivo. Le priorità sono altre, per esempio la regolamentazione dei traffico, i varchi e la pedonalizzazione. Poi i contributi non sono sufficienti, e non so se è legittimo prendere soldi dalla tassa di soggiorno e destinarli ai privati”.
Paolo Lupattelli (Pd): “I passaggi di condivisione sono stati fatti ma alla fine chi governa si assume la responsabilità di adottare il piano. Un contributo alle nuove attività non ha senso. E comunque ritengo la revisione del manuale un atto di coraggio per innalzare la qualità della nostra città”.
Alfredo Bolletta (Assisi Domani): “Si tratta di un atto di grande sensibilità pensare al decoro urbano e il metodo adottato dall’amministrazione comunale è stato corretto”.
Scilla Cavanna (Assisi Domani): “Tutti i passaggi di questo piano sono stati all’insegna della condivisione e della partecipazione, non ha senso etichettare la revisione del manuale dell’arredo urbano come un’operazione politica”.
LA REPLICA
Prima della votazione il sindaco ha replicato ad alcune argomentazioni, a cominciare dalla legittimità del contributo ai privati che si adegueranno prima del 2026, ribadendo che il nuovo manuale ha lo scopo precipuo di rendere Assisi più accogliente e più bella di prima. Il sindaco ha terminato con la stessa citazione di Arnaldo Fortini con cui ha aperto l’illustrazione della pratica, ricordando come l’indimenticato sindaco della città, in una lettera inviata a tutti i cittadini il 1 gennaio 1926, li invitata a contribuire al decoro e al pubblico orbato in occasione del centenario francescano.