ASSISI – La decisione è presa: contributi a fondo perduto per le attività economiche nel centro storico. Il Consiglio Comunale di Assisi ha approvato all’unanimità la mozione presentata da Assisi Domani, Partito democratico e Movimento 5. Del resto il 2020 è da considerarsi l’anno nero del turismo. I dati sono impressionanti: 1,3 milioni di presenze nel 2019. Meno 75% registrato nei primi 6 mesi del 2020. Nella seduta di ieri è stata anche presentata la mozione con cui si chiede al sindaco e alla giunta di chieder alla presidenza del Consiglio, ministeri, parlamentari umbri e Regione di inserire nella legge di bilancio un capitolo di spesa che riguardi esclusivamente le “Città Santuario”, ovvero quei comuni di piccole e medie dimensioni che, con i loro luoghi di culto e di devozione, sono meta del pellegrinaggio internazionale e danno prestigio e rilevanza al Paese.
I capigruppo che hanno firmato la mozione (Giuseppe Cardinali, Federico Masciolini e Fabrizio Leggio) hanno inoltre chiesto che vengano coinvolte le amministrazioni pubbliche dei comuni che ospitano santuari come, appunto, Assisi e ad esempio Loreto, Pompei, San Giovanni Rotondo, per predisporre entro la primavera del 2021 un contributo a fondo perduto per gli esercenti dei centri storici e che svolgono servizi al pubblico. La mozione che può essere definita a favore delle “Città Santuario” è stata approvata all’unanimità. “Questo sta a testimoniare – ha commentato il sindaco Stefania Proietti – che su certi temi, certe situazioni non ci sono e non ci possono essere divisioni o appartenenze.