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“Arte, multi sensorialità e inclusione”: corso-laboratorio al Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto

ORVIETO – Il progetto di cui si parla è “Educare in comune” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche della famiglia, con l’obiettivo del contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali e educative di persone minorenni – ed è stato avviato nello scorso anno dal Comune di Orvieto e formulato come “Educare alla bellezza”. In questo senso il  Il museo è per vocazione luogo a servizio della “comunità educante”, laboratorio di formazione permanente dove trovare memorie vive, tradizioni attive, storie matrici di un racconto secolare che inevitabilmente per Orvieto ha gravitato intorno alla sua cattedrale.
“L’intento – viene spiegato nella nota stampa – è quello di valorizzare l’eredità culturale in funzione della resilienza, non-abbandono ma adattamento e riappropriazione del luogo delle proprie radici; e nello stesso tempo la volontà è di non lasciare indietro soggetti fragili o svantaggiati dalla fruizione artistica e dalla crescita attraverso conoscenza ed emozione estetica.  Per questo l’Opera del Duomo, che nell’ambito dell’attività didattica del proprio museo, da anni porta avanti progetti e attività per l’accessibilità delle opere d’arte, ha aderito al programma per integrarne il percorso fin qui condotto con un corso/laboratorio di Arte accessibile, incentrato cioè sull’educazione all’accoglienza della disabilità, sull’inclusione e in particolare sulla fruizione culturale attraverso strumenti adeguati e conoscenze mirate nel campo della percezione sensoriale extra-visiva”.

Con il coinvolgimento della Scuola Secondaria di primo grado “Luca Signorelli” e della Primaria “Luigi Barzini” di Orvieto, il 6 marzo prossimo prenderà il via un percorso di incontri che introdurranno ai temi e ai metodi della didattica multi-sensoriale, del supporto verbale e dell’esplorazione tattile di architettura, scultura, pittura, in particolare al metodo “toccare l’arte” come arricchimento per tutti, oltre ad una serie di esercitazioni pratiche sui materiali tiflodidattici e tattili presenti all’interno della cattedrale e sui prototipi digitali del Museo dell’Opera. Inoltre, una sperimentazione di audio-descrizione mirata sarà dedicata al dipinto murale di Livio Orazio Valentini presente all’interno della Scuola Media “Luca Signorelli”.

Infine, domenica 30 marzo alle ore 16.30, al Museo Emilio Greco, si terrà l’incontro conclusivo aperto al pubblico come momento di importante sensibilizzazione della comunità e di restituzione da parte degli studenti partecipanti che guideranno test di fruizione tattile.
Il corso-laboratorio coordinato dall’Opera del Duomo di Orvieto vede la collaborazione tecnico-scientifica di Andrea Socrati, esperto del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, e la partecipazione del Liceo Scientifico di Orvieto.

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