PERUGIA – Per i greci il concetto di simbolo consisteva nella possibilità di immediata identificazione dell’oggetto in sé, della sua proprietà, veniva infatti irregolarmente spezzato affinché l’una parte, e viceversa, diventasse successivamente e inconfutabilmente riconoscibile e poi riconducibile all’altra, senza possibilità di dubbio.
In questo caso l’Art Bonus ha ridato ieri, 4 marzo, a Perugia due suoi simboli importanti, ripristinandoli com’erano. Con la solennità che l’occasione meritava. E’ accaduto alla Sala della Vaccara, altro simbolo indiscusso della città, e poi nella Sala del Consiglio Comunale, stavolta giustamenteconferendo alla cerimania il suo valore istituzionale.
Perugia, dunque, ieri ha vissuto un momento di grande emozione e orgoglio collettivo con l’inaugurazione del restauro del Gonfalone di Perugia e della scultura dell’Agnus Dei, restaurati grazie alla generosità della mecenate Catia Caponecchi, a cui hanno contributo per l’Agnus Dei anche i mercenati Mauro Chiancone, Rita Loreti e alla compianta Nuvoletta Giugliarelli Mordivoglia.
IL RESTAURO

La restauratrice Elena Mercanti ha illustrato il delicato lavoro eseguito su entrambe le opere.
* L’Agnus Dei ha vissuto un vero e proprio ritorno alla vita: precipitato nel maggio 2023 da un’altezza di quattro metri e fratturatosi in più punti, è stato recuperato e restaurato con un attento lavoro di incollaggio, stuccatura e rinforzo con bacchette in fibra di vetro. Oltre alla ricomposizione dell’originale, è stata realizzata anche una copia, ora collocata sulla facciata di Palazzo dei Priori.

* Il Gonfalone di Perugia, risalente al 1860, oggi si trova all’interno di una teca illuminata nella Sala del Consiglio Comunale. Grazie a una donazione di 6.600 euro dell’Istituto di Mediazione Linguistica, l’opera è stata riportata al suo splendore: i fili dorati sono tornati a brillare, il tessuto di seta rossa è stato sostituito e i dettagli metallici sono stati restaurati con minuziosa cura.
HANNO DETTO: PASSATO E FUTURO

“Oggi è una giornata di festa e di celebrazione delle radici identitarie della nostra città – ha dichiarato la sindaca Vittoria Ferdinandi – Il Gonfalone e l’Agnus Dei sono il frutto di un lavoro corale, che ha visto il coinvolgimento di tanti: dall’ufficio delle opere pubbliche, all’ufficio comunicazione, fino ai nostri operai del cantiere comunale, che con dedizione hanno contribuito a restituire alla città due simboli della sua storia.”
L’Art Bonus, ha sottolineato la Sindaca, è uno strumento straordinario che non solo offre vantaggi fiscali, ma diventa un potente motore di sensibilizzazione. I cittadini, le imprese, gli enti e le fondazioni vengono coinvolti direttamente nella tutela del patrimonio, instaurando un legame profondo con la propria città.
“Trovo significativo” – ha aggiunto Ferdinandi – “che il Gonfalone sia stato restaurato grazie all’Istituto di Mediazione Linguistica, che ogni giorno si dedica al valore del dialogo tra culture. Il Grifo rampante, simbolo di indipendenza e fierezza, e l’Agnus Dei, che richiama le nostre radici spirituali, oggi tornano a splendere per ricordarci chi siamo e chi vogliamo diventare.”
Un pensiero è stato rivolto anche alla giunta precedente: “Ringrazio la giunta Romizi per aver creduto con convinzione nell’Art Bonus. Anche noi continueremo a valorizzarlo, perché una città che recupera la propria memoria è una città capace di guardare con fiducia al proprio futuro.”
PRENDERSI CURA DELLA CITTA’
L’assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Zuccherini, ha sottolineato come Perugia abbia saputo fare proprio lo strumento dell’Art Bonus, costruendo negli anni un legame solido tra istituzioni e mecenati. “Abbiamo deciso di proseguire su questa strada” – ha detto – “perché il nostro patrimonio artistico non è solo un’eredità, ma un valore da custodire e tramandare.”
GRAZIE

Certo è che hanno avuto un ruolo determinante i mecenati, coloro materialmente, concretamente dimostrano di avere a cuore la bellezza, l’arte, la storia, il patrimonio della propria città. E meritano, pertanto una citazione particolare oltre alla gratitudine di una intera collettività.
In questo caso la mecenate Catia Caponecchi, direttrice dell’Istituto di Mediazione Linguistica, ha raccontato con emozione il suo percorso con l’Art Bonus, iniziato nel 2017 con il restauro della Porta di San Girolamo, santo protettore dei traduttori e interpreti. “Oggi abbiamo scelto il Gonfalone” – ha spiegato – “perché rappresenta Perugia e il senso di appartenenza che i nostri studenti sviluppano nei tre anni in cui vivono qui. Vogliamo trasmettere loro il messaggio che è importante lasciare il mondo meglio di come l’abbiamo trovato. Sapere che il Gonfalone seguirà il lavoro del Consiglio Comunale mi dà ancora più gioia: mi auguro che le vostre scelte siano sempre ‘rampanti’, proprio come il Grifo.”
ERANO PRESENTI

Alla cerimonia erano presenti la sindaca Vittoria Ferdinandi, il questore di Perugia Dario Sallustio, il generale regionale della Guardia di Finanza Francesco Mazzotta, il comandante dei Carabinieri dell’Umbria, Luca Corbellotti, il comandante provinciale dei Carabinieri, Sergio Molinari, l’associazione nazionale Carabinieri sezione Perugia con il suo presidente Francesco Patiti, l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zuccherini, la presidente del Consiglio Comunale Elena Ranfa, consiglieri comunali, il dirigente Fabio Zepparelli, il direttore dei lavori Stefano Barcaccia, Paolo Martani, Simona Cortona, gli operai del cantiere comunale e la restauratrice Elena Mercanti.