Arrone: dello Sposalizio della Vergine del Santacroce rimane solo una copia

ARRONE – Dello Sposalizio della Vergine di Girolamo da Santacroce, oggi, rimane la copia  con la cornice, appesa alla parete della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Il dipinto del XVI secolo, (come ci riferisce la professoressa Giovanna Sapori nel volume: la chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta di Arrone edito Ass. Culturale Magester), era già citato ai primi del XVII secolo. La sua collocazione, dapprima era sull’abside destra, e successivamente in una delle cappelle di sinistra.

Arrone, Santa Maria Assunta: foto del dipinto originale dello Sposalizio della Vergine di Girolamo Santacroce (XVI secolo)

L’ immagine e’ quella scattata dall’Istituto Centrale del restauro nel 1924/25; nel 1957 lo stesso dipinto fu pubblicato e attribuito al Santa Croce da Bernard Berenson visto in una collezione privata. Quindi l’ opera scomparve tra il 1924/25 e il 1957.
 
Oggi abbiamo una copia dello Sposalizio.
Arrone, Santa Maria Assunta: copia dello foto del dipinto Sposalizio della Vergine di Girolamo Santacroce

L’ autore di questo bellissimo dipinto, Girolamo da Santacroce, nasce a Venezia e morirà nel 1556. Il dipinto fu eseguito forse tra il 1540/1550. Probabilmente il dipinto era destinato ad una devozione di altare di una cappella privata, viste le dimensioni ridotte e la cornice a tempietto. Un genere che all’epoca andava assai ricercato per le cappelle private di nobili o di famiglie facoltose. Molto probabilmente la provenienza da Venezia fino ad Arrone, potrebbe essere stata commissionata dalla stessa famiglia degli Arroni e successivamente donata alla chiesa dove avevano le loro devozioni e benefici. Ma andiamo a conoscere, in breve l’artista di questa opera. Il Santacroce fu allievo di Gentile e Giovanni Bellini. Aveva una bottega a conduzione familiare operante al nord, ossia Venezia, l’Istria e la Dalmazia. I suoi lavori sono di grande suggestione e perfezione come quello che si rileva nell’Adorazione dei Magi conservata alla galleria Nazionale dell’ Umbria. Insomma questa Valnerina e stata oggetto di i interesse di grandi artisti e mecenati che hanno lasciato importanti opere d’ arte anche se, alcune di esse, sono state trafugate. Si perché spesso si notano copie, come in questo caso, che per la loro perfezione, non si spostano tanto dall originale.
Arrone, Santa Maria Assunta: interno della chiesa e abside affrescato del XVI secolo

Arrone come tante altre realtà della Valnerina sono ricche di storia arte e cultura, tradizioni che sarebbe bene far conoscere e apprezzare ai turisti. Casteldilago, con le sue testimonianze di fede esptesse in affreschi del XVI secolo racchiuse nella stupenda chiesa di San Nicola, o la singolarità che può offrire il Santuario della Madonna dello Scoglio immerso nel fitto Bosco; oppure il paese di Bonacquisto con i bellissimi affreschi della parrocchiale e della chiesa del cimitero. Luoghi da amare, scoprire e gustare.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.