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Applausi ad Assisi per il Requiem di Mozart dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Perusina

ASSISI – Il Requiem di Mozart, uno dei lavori più amati, eseguiti e controversi del genio salisburghese, affascina non solo per la bellezza musicale, ma per l’aura di mistero che lo circonda: le circostanze particolari della genesi dell’opera e il tragico epilogo – la morte del compositore – hanno alimentato romantiche visioni e leggende ottocentesche che ne hanno amplificato la popolarità. Accantonata l’idea che Mozart abbia scritto la Messa funebre per se stesso, o che ad ordinare il lavoro sia stato un uomo mascherato che celava le sembianze di un invidioso Antonio Salieri (come presentato nel pluripremiato film di Forman “Amadeus”), la musicologia ha attribuito al conte Walsegg l’identità del committente, un nobile che intendeva eseguire l’opera per l’anniversario della morte della giovane moglie, attribuendosi la paternità del Requiem. Mozart, malato e coperto di debiti, a seguito del lauto anticipo corrispostogli, accettò l’incarico. Scritto nel 1791 e rimasto incompiuto, il Requiem fu poi completato dall’allievo Franz Xaver Süssmayr, sulla base degli appunti lasciati dal maestro. Dopo oltre due secoli, il capolavoro mozartiano richiama l’attenzione del pubblico con la sua solenne e drammatica potenza e, al tempo stesso, la poetica espressione di riflessione e preghiera dell’individuo di fronte alla morte.

 

 

La Messa da Requiem in Re minore K 626 è stata eseguita domenica 24 marzo nella Cattedrale di San Rufino, evento realizzato grazie all’impegno del Rotary Club di Assisi che offre alla cittadinanza, da ormai trent’anni, il tradizionale Concerto delle Palme, e al sostegno del Comune di Assisi. Protagonisti l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Perusina, i solisti Francesca Bruni, Elisabetta Pallucchi, Nicola di Filippo e Ferruccio Finetti, sotto la direzione di Fabio Berellini. L’Accademia Perusina, nata nel 2004, è composta da un’orchestra di affermati musicisti umbri e da un coro, che per l’occasione si è arricchito di cantori provenienti da importanti realtà corali del territorio, arrivando a cento elementi. Guidati con cura e precisione dal direttore assisano Berellini, coro e orchestra hanno efficacemente espresso le varie suggestioni della missa pro defunctis: un’esecuzione di grande pregio che ha emozionato la chiesa stracolma, con parte del pubblico che ha ascoltato in piedi o seduta sul pavimento, per vivere quella musica che continua, nel tempo, a riempire di meraviglia. Le parti solistiche sono state affidate a professionisti di alto profilo: le incantevoli voci femminili, chiara, morbida ed espressiva il soprano Francesca Bruni, intensa e sensibile l’interpretazione del contralto Elisabetta Pallucchi; superbe le voci maschili, luminosa ed elegante quella del giovane tenore Nicola di Filippo, profondo, caldo e magnetico il timbro del basso Ferruccio Finetti.

 

 

Dopo il successo di Assisi, e il precedente del 9 marzo al Tempio della Consolazione di Todi, il Requiem di Mozart replicherà a Perugia, domenica 28 aprile alle ore 18, nella splendida Basilica di San Pietro.

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