Antologica sui cinquant’anni di “scatti” del fotografo della musica: Guido Harari

Con l’approssimarsi dell’estate, peraltro climaticamente parlando già ci siamo dentro alla grande,  vivoumbria.it riprende la sua tradizionale rubrica Dentro lo Stivale per segnalare manifestazioni, mostre, occasioni gradevoli e intriganti oltre i confini dell’Umbria, magari sulle rotte tradizionalmente battute dagli umbri. Come nel caso dell’Adriatico. 

Ad Ancona, ad esempio, a pochi chilometri da San Benedetto del Tronto o Senigallia,  c’è una mostra davvero interessante per chi ama fotografia e musica. Il binomio che da sempre contraddistingue professione e passione di Guido Harari.

Nome, probabilmente, che suona familiare a molti umbri, perugini in particolare, per l’allestimento della mostra “Wall of Sound” alla Galleria Nazionale dell’Umbria, curata dal direttore della GNU Marco Pierini, nell’estate del 2018 in piena Uj. Nell’immagine qui sotto il manifesto creato per l’occasione.

Allora vennero esposte 100 fotografie, nella antologica inaugurata ad Ancona, invece, ce ne sono 300. Si intitola “Remain in Light”, è a cura di Denis Curti. E’ allestita nelle sale della Mole Vanvitelliana in un suggestivo percorso espositivo e resterà aperta fino al 9 giugno.

Il titolo-esortazione della mostra, “Rimani nella luce” è tratto dal disco dei Talking Heads. Sostanzialmente pare di poter dire che se da un lato il riferimento alla luce è essenziale per scattare una fotografia e darle la giusta connotazione, o perlomeno quella che si vuole, dall’altro lato è l’aver colto quella particolare luce che illumina volti o situazioni a conferire un certo senso di permanenza, di rifrazione destinata a rimanere e, talvolta, a connotare indissolubilmente l’uomo alla sua immagine, a quella che ci resterà dentro per sempre. Così, giustamente, “Remain in Light” è stato definito “un diario di incontri, un percorso che svela un incredibile scrigno di passioni e sentimenti”.

Come dicevamo, ci sono oltre 300 fotografie, e poi installazioni, filmati originali e proiezioni, raccontano tutte le fasi della carriera di uno dei maggiori fotografi contemporanei: dagli esordi degli anni Settanta come fotografo e giornalista in ambito musicale, ai ritratti come vero e proprio racconto degli incontri avuti con i maggiori artisti e personalità del suo e nostro tempo, al punto che sembra di condividere un album di famiglia. Pregiatissimo ed esclusivo, si intende, dove sfilano i volti di una mitica galleria di star: da Fabrizio De André a Bob Dylan, Vasco Rossi, Lou Reed, Kate Bush, Paolo Conte, Ennio Morricone, ma anche Renzo Piano, Wim Wenders, Giorgio Armani, Carla Fracci, Greta Thunberg, Dario Fo e Franca Rame, Rita Levi Montalcini, Zygmunt Bauman, Josè Saramago. I visitatori sono guidati nel percorso della mostra da un’audioguida con la voce narrante dello stesso Harari.
In occasione della mostra, Rizzoli Lizard ha pubblicato un volume di oltre 400 pagine e 500 illustrazioni, di cui molte inedite. Tutte, comunque, davvero da osservare perché capaci di raccontare.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.