SANT’ANATOLIA DI NARCO – Iniziamo un percorso storico artistico, in questo mese di agosto dedicato all’Assunta (venerata storicamente e spiritualmente nello Spoletino, quindi in Valnerina), cercando di scoprire, o almeno far conoscere piccoli gioielli di arte dedicati alla Madre di Cristo che pullulano in questa verde vallata attraversata dal Nera.
Questa volta, come prima tappa raggiungiamo Sant’Anatolia di Narco, con la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Gli abitanti dell’antico castello, pensarono bene di ampliare quella primitiva edicola campestre la quale conteneva al suo interno preziosissimi affreschi del 1416 circa di scuola umbro-senese. Gli affreschi ancora oggi, dopo l’ampliamento del XVI secolo più precisamente nel 1575, ricoprono tutte le pareti interne.
In un arco, su pilastrini a finto mosaico è dipinta l’originale Madonna in trono, che tiene il Bambino Gesù in piedi benedicente; ai lati sono posti I Santi Giovanni Evangelista e il classico Sant’ Antonio Abate (particolare nella foto di copertina). L’ ampliamento della primitiva edicola ha arricchito architettonicamente l’edificio. Infatti ciò si può ammirare nella bella facciata a timpano con il campaniletto a vela; il grande portale a bugne sullo stile abruzzese con ai lati due uguali finestre quadrate. Al centro della facciata un oculo in pietra.