PERUGIA – Sabato 5 aprile alle ore 11.30 al T-Trane Record Store (Borgo XX Giugno, n. 44), in collaborazione con libreria Mannaggia – Libri da un altro mondo, l’attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore Andrea Pennacchi – in scena con lo spettacolo Arlecchino? a Spoleto, Foligno e Perugia dal oggi al 6 aprile – presenta il suo primo giallo dal titolo “Se la rosa non avesse il suo nome” (ed. Marsilio), in dialogo con lo scrittore Enrico Terrinoni. Ingresso libero.
IL LIBRO
William Shakespeare, lasciati momentaneamente moglie e figli nell’amata Inghilterra, è in missione per conto della Corona. La missione è segreta, segretissima, e lui, che non sa ancora di essere poeta, sbarca nelle terre della Serenissima e si stabilisce a Padova, dove c’è un inglese da trovare e riportare in patria. Padova è il centro della Repubblica di Venezia e della vita intellettuale, politica e mondana, affollata di preti, nobili, mezzane, medici, maghi o sedicenti tali, studenti, teste calde, uomini d’arme e uomini che hanno abbandonato le armi. Ed è uno di questi, un ex soldato, un ossimoro d’uomo, corpulento e agile, Vincenzo Saviolo, ad accogliere e scortare, con bastone da passeggio e modi lesti, il nostro Sir William nella sua missione segreta, segretissima.
Tutto procederebbe di cappa e spada come ci si aspetta se il giovane inglese non si trovasse in mezzo a una disputa di potere e d’amore, quella tra i Montecchi e i Capuleti. Romeo e Giulietta si piacciono ma le loro famiglie tutto vorrebbero tranne che un matrimonio. Amor vincit omnia, dicono i latini, ma quello che tacciono è che non vince subito e non vince da solo. Così, quando William Shakespeare viene accusato dell’omicidio di Tebaldo, cugino di Giulietta, la sua missione segreta segretissima passa in secondo piano, perché per prima cosa bisogna scappare.
Nel gruppo che fugge insieme all’inglese ci sono Saviolo, una balia, uno studente di medicina che nasconde un segreto, e altri due giovani, e ci sono pure Romeo e, a un certo punto, un frate che coi suoi intrugli di mandragora e altre piante può far risorgere i morti. Se non fosse che la resurrezione, quando non è opera di Dio, è opera del demonio. In una sarabanda di capi comici e ostesse, dogi e bravi, Andrea Pennacchi, attore e studioso di Shakespeare, ci porta per mano, e di corsa – scappare! scappare! –, nella prima indagine del Bardo, vittima e risolutore di quella vicenda d’amore, morte e balconi che conosciamo come Romeo e Giulietta. Un esordio nel giallo folgorante.
L’INIZIATIVA
Questo è il erzo e ultimo appuntamento con “Incontri su carta”, la serie di iniziative organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con le librerie indipendenti di Perugia – POPUP, Paradiso 518 e Mannaggia – Libri da un altro mondo – per incontrare gli autori, i registi e gli attori legati al TSU e alla Stagione del Teatro Morlacchi, questa volta in veste di scrittori; un’occasione per presentare i loro testi, esplorando la parola come spazio di incontro.